Saturday, December 25, 2010

rito or no(t)?

Mi chiudo la porta alle spalle e crollo al suolo.
Ma che mi è saltato in testa?? Sapevo che non dovevo uscire dalla stanza, il Manicomio è sempre peggio. Peggio di qualunque cosa debba essere assolutamente evitata, intendo.
Respiro affannosamente, non sbatto nemmeno le palpebre, fisso la rassicurante vuotezza della mia stanza e la finestra e il mondo che finalmente è quello che conosco.
I gargoyles mi si fanno intorno.
"Hey, tutto bene?"
"Che succede?"
Da fuori qualcuno chiede: "Chi è?"
Da dentro qualcuno risponde: "Chi vuoi che sia?"
Appena mi riprendo abbastanza, rispondo.
"Si, si, tutto bene... Lasciatemi solo riprendere." Poi mi alzo.
E dire che mi ero fidato... Il suo sorriso era così... I suoi occhi erano così...
E' apparsa alla mia porta. Ha aperto, non so come. Ed è entrata.
Ma la cosa peggiore è che mi ha portato fuori! Nel Manicomio!
Esco dai miei pensieri e racconto tutto ai gargoyles:
"E' un posto terribile! Incredibile come tanta gente ci viva! E' illuminato tutto il giorno, e anche la notte! Sono matti! Come fanno a vedere il cielo così? Le persone parlano da sole, proprio come i matti! Poi non si salutano nemmeno, più facilmente si scrivono messaggi! Mamma mia, è... è... sciòccante! E poi l'aria è stantia, si respira male. Le persone che girano paiono non vederti, immerse nel loro mondo. E' così... freddo... inospitale... Appena ho potuto sono scappato e sono tornato qui..."
Silenzio
"Oh..." è l'unico commento che esce dopo mezzo minuto di sguardi esterrefatti.
"E' stata un'esperienza terribile. Non lasciatemi mai più fare una cosa simile, capito??"
"Ehm... ok..."
Li abbraccio tutti insieme. E' bello essere nuovamente a casa.

Sunday, December 19, 2010

AIn'T nO SUnSHInE

Ain't no sunshine when she's gone.
It's not warm when she's away.
Ain't no sunshine when she's gone
and she's always gone too long
anytime she goes away.

Wonder this time where she's gone,
wonder if she's gone to stay
Ain't no sunshine when she's gone
and this house just ain't no home
anytime she goes away.

And I know, I know, I know, I know, I know,
I know, I know, I know, I know, I know, I know,
I know, I know, I know, I know, I know, I know,
I know, I know, I know, I know, I know, I know,
I know, I know, I know

Hey, I ought to leave the young thing alone,
but ain't no sunshine when she's gone,
ain't no sunshine when she's gone,
only darkness everyday.
Ain't no sunshine when she's gone,
and this house just ain't no home
anytime she goes away.
Anytime she goes away.
Anytime she goes away.
Anytime she goes away.
Anytime she goes away.

Bill Withers

Friday, June 25, 2010

InaGadDaDaviDa

Il Ciliegio Metaforico non è l'albero che potreste pensare che sia.
E' si un ciliegio,ma anche qualcos'altro, che ha l'aspetto di un ciliegio.
Non è camaleontico però, sarebbe stupido mimetizzarsi da ciliegio dove non ce ne sono altri.. è solo metaforico, va capito.
Il Ciliegio Metaforico cresce in un unico posto, il Giardino Retorico. Che esiste ma non esiste; o meglio, esiste ma solo negli occhi di chi lo guarda..
All'iterno del giardino, ci sono diverse piante.
C'è il Pero Paradosso, in cui frutti sono Ananas o Papaya.. quando ne ha di frutti, perchè non sempre gli va..
Poi ci sono i Cespugli Ironici, capaci di prenderti pure in giro quando i tuoi vestiti si strappano sulle loro spine.
Chi si occupava del giardino prima, era appassionato di fiori. La sua creazione più bella sono state le Rose Enjambement.
Sono fiori molto belli da vedere, ma il loro profumo si sente solo in zone vicine al cespuglio, i fiori in se ne sono sprovvisti.
E poi, come non citare l'albero di Anona, anche detto Palindromo; un albero che ha le radici sia sottoterra che orientate verso il cielo.
L'unico albero non presente è il Melo. O meglio, c'era, ma dal momento che è diventato così inflazionato, sono stati tolti tutti.
Nel Giardino Retorico si trovano anche animali.. ovviamente, dove c'è flora c'è anche fauna.
C'è l'Anacoluto. Un grosso serpente spezzato. E' facile riconoscerlo, è l'unico serpente con il corpo che invece che muoversi secondo curve, si muove per linee spezzate.
Ci sono anche Passerotti Allegorici, che cantano tutto il giorno. In realtà sono Corvi Iperbolici travestiti, ma tutti fanno finta di non accorgersene, e il loro ego è talmente tanto ipertrofico che sebbene cantino in maniera insopportabile, sono convinti di essere bravissimi..
E' davvero un bel posto per passarci una serata d'estate. L'unico inconveniente è la complessità del luogo, che può, alla lunga, essere stressante.
Io ci porto sempre fuori il Pesce Nuvola a prendere una sorsata d'aria e a fare due gocce di acqua.

Tuesday, June 15, 2010

INSIEME


Quanto rumore fa il mare
quando non c'è rumore intorno
Quanto rumore fa il cuore
tra una risacca e l'altra.
Quanto rumore fanno cento cuori
che cercano di battere all'unisono.
Quanto silenzio
quando ci riescono.

E'State

E improvvisamente è estate, tornano il caldo, le lamentele, le zanzare, le coscie di fuori, i culi sodi, i pettorali scolpiti.. che tristezza guardare tutto questo dalla mia finestra..
Per fortuna ho poco tempo per farlo..

Saturday, February 06, 2010

no-EL (continua)

Entriamo dall'ingresso sul tetto, una porta metallica con festoni e decorazioni natalizie.
L'elfo fa entrare me ed i gargoyles in un ascensore dalle porte rosse bordate di verde e ci porta ad un piano. La discesa è accompagnata da melodie natalizie che provengono da casse nascoste nelle pareti. Non sopporto le musichette di natale..
Le porte si aprono infinein una stanza enorme, illuminata da alberi di natale con le loro lucine colorate ed i festoni che riflettono le luci tutt'intorno.
Al lato opposto della stanza, dietro una scrivania, riconosco la figura del ciccione rossovestito. Dietro di lui delle vetrate da cui si vedono volare delle renne.
"Venite, venite avanti! Oh oh oh!" Urla come suo solito. Poi tracanna quello che ha nel bicchiere che regge in mano.
Attendiamo un cenno dell'elfo, ma quello rimane a tenerci aperte le porte dell'ascensore finchè non siamo usciti. Ci avviciniamo al ciccione, mentre quello si riempie un altro bicchiere.
"Ciao.. grazie dell'invito.. non mi aspettavo avessi una casa così.. e la tua stanza è molto più... grande.. della mia." Anche se preferisco la mia, ma questo non lo dico. I gargoyles si guardano intorno. Vedo con la coda dell'occhio uno di loro che stacca un bastoncino di zucchero dall'albero e comincia a leccarlo.
"Non c'è di che.. avevo voglia di vedervi, ma da quest'anno mi limito al lavoro d'ufficio. Non sarei riuscito a passare a trovarvi. Ma come vedete, ho provveduto a portare voi da me! Che gioia! Mi sembra quasi sia Natale!!"
"Veramente lo è.." Ormai siamo ad un metro da lui e ci fa cenno di accomodarci su poltrone morbide e pacioccose.
"Si, è vero.. accidenti questo lavoro mi distrugge..." Perchè, l'alcool no?, penso guardandolo trangugiare un altro bicchiere. "La mia casa è cambiata. Mi ero rotto le p...le di vivere in quel buco, allora ho pensato di regalarmi un grattacielo. Quassù c'è il mio ufficio, sotto i miei appartamenti, poi quelli del personale.." lo interrompo. "Gli elfi?"
"Ah.. no, non uso più elfi per i giocattoli. I bambini sono diventati esigenti ed ho bisogno di manodopera qualificata. Per fortuna il buon dio ha inventato i cinesi.." Borbotta qualcosa e si riempie nuovamente il bicchiere. "...e sotto la fabbrica dove produciamo i giocattoli ed i doni."
"Quindi non sei tu che porti i doni ora?"
"No, non più. Li faccio portare da autisti pachistani con camion ed elicotteri. Raggiungere sei miliardi di persone è una faticaccia, credi a me.."
"Si, ci credo.." Si alza e viene dal nostro lato della scrivania, col bicchiere e la bottiglia in mano. Intanto noto che quello dietro di lui è una specie di acquario, non una vetrata che dà sull'esterno. E dentro ci sono delle renne che volano..
Lo indico "Quello li? Cos'è?"
"Oh, ti piace? A me molto!" Beve "Non sapevo cosa farmene delle renne, così.. li hanno tutto quello che gli serve. Spazio per volare, cibo, una tana.. E io posso vedermele tutte le volte che voglio. Meglio della TV."
Annuisco perplesso.
Non esiste più lo spirito natalizio di una volta.