Thursday, October 29, 2009

....TiMe (nEvEr) carEs juSt wHat (We) Do...

L'altra mattina stavo facendo un po di cose nella mia stanza.. Tipo pensare a come spostare i mobili e a come disporli.. poi, considerando meglio, ho desistito, non sapendo dove altro spostarli. In fondo sarebbero rimasti sempre dentro la stanza, non potevo certo metterli fuori dalla finestra..
Poi, ho badato al giardinetto, ai fiori, ho spazzato il soffitto, stirato le nuvole, steso il fiume ad asciugare, cucinato il profumo di verde intenso con contorno di la bemolle per pranzo.. beh, insomma, la lista è lunga..
E proprio mentre stavo preparando il pranzo è giunta sera.. il pranzo era passato. Allora ho deciso di cucinare per cena la stessa cosa che stavo preparando per pranzo.. pranzo e cena le stesse cose ogni tanto toccano, se avanzano..
Comunque mentre cucinavo, pensavo che davvero il tempo se ne frega, non si cura mai di quello che facciamo. Passa e va, scorre, fugge, come se lui fosse la cosa più importante dell'universo. Allora ho deciso: da oggi niente più orologi nella stanza, non voglio che il tempo, passando di qua, creda che in qualche modo gli do importanza..

Wednesday, October 21, 2009

dOVE sEI

Un giorno ci sei e quello dopo non ci sei più.
Così dicono.
In realtà da qualche parte ci devi pur essere, magari in un altro posto.. Non è che la gente sparisce così.. Insomma, anche chi ti cerca ha dei diritti!
Mi sono fatto l'idea che chi non c'è più, per qualche motivo, è perchè non vuole farsi trovare.
Per esempio, ti cerca della gente a cui devi qualcosa? Meglio sparire, soprattutto se suonano alla porta con grosse mazze dietro le schiene.. Ecco, questo è uno dei motivi per cui non apro mai la porta.. metti che ci siano davvero? E poi magari sono li per quello che sta qui di fianco che non vedo mai (lui non apre mai la finestra), ma si sbagliano e vengono a cercare me..
Non potrei nemmeno contare sull'aiuto dei gargoyle.. quelli si impietriscono davanti a qualunque cosa.. A volte penso siano inutili..
Comunque oggi ci sono..Ed anche ieri per quello che ricordo.. Ed anche i giorni precedenti.. anche se ammetto che i miei ricordi non coprono ogni singolo giorno della mia vita, quindi non sono affidabilissimi.. ecco, diciamo a grandi linee.
E anche domani conto di essere qui.
Credo.
Immagino..
Spero.........

Sunday, October 11, 2009

F(u)Ga disPEratA

Alzo gli occhi dal libro che sto leggendo, le voci dei gargoyles mi tolgono la concentrazione. Non che stessi andando molto in la con la lettura, sono solo alla copertina e già sono stanco.. Mi affaccio e caccio un urlo ai miei amici di pietra.
"Nulla, stavamo facendo il tifo. C'è un tipo che corre laggiù, inseguito da altri tipi.. abbiamo scommesso i prossimi turni di lavoro su chi vince."
"Ma voi non avete turni di lavoro, come fate a scommetterli?"
"Beh, non abbiamo nient'altro se è per questo.."
In effetti, cosa possono scommettere tra di loro dei gargoyle che stanno sul tetto di un edificio?
"Attenzione! E' inciampato!"
"No!!!"
"Rialzati, corri!"
"Dai che lo prendono."
Da incitamenti come questi è condito il mio arrampicarmi sul tetto dell'edificio. Quando arrivo su mi avvicino al gruppetto dei gargoyle ed aguzzo la vista.
Ed eccolo la, lo vedo anche io. Un uomo, evidentemente un uomo, sta correndo su per il crinale della collina, piegato in avanti ed aiutandosi con le mani a salire.
Dietro di lui altri uomini..
Fisso il singolo ed il gruppetto alternativamente, cerco di focalizzarmi.. Accidenti, sono gemelli! Sono tutti uguali!
"Accidenti! Sono gemelli! Sono uguali!"
"Si, ma non del tutto. Vedi quello che sta davanti? sembra più vecchio di alcuni nel gruppo che gli stanno dietro.. ma a parte questo si assomigliano molto. Devono essere fratelli."
Intanto il tipo giunge in cima alla collina e temporeggia riprendendo fiato, continua ad avanzare ma senza correre, alzando stancamente un piede dopo l'altro..
Ed ecco che quelli dietro di lui lo raggiungono, gli si fanno intorno e poi.. spariscono. Letteralmente, improvvisamene, senza lasciare traccia.
Vedo l'uomo cadere sulle ginocchia, le braccia abbandonate ai suoi fianchi, poi comincia a piangere e con le mani si copre gli occhi mentre singhiozza.
"Vinto!"
"Tutta fortuna!"
"Yeah! Ora pagate!"
"Se, tanto ci rifacciamo alla prossima!"
I gargoyle si allontanano, non più interessati allo spettacolo che ormai ha deciso vinti e vincitori.
L'uomo si rialza e si allontana lungo una strada, sempre singhiozzando, ed io capisco.
Capisco tutto in un istante, e capisco che non poteva vincere.

Quell'uomo ha provato a scappare dai propri ricordi, ma non è arrivato molto lontano. Loro l'avrebbero raggiunto comunque perchè sono parte di lui, loro sono ciò che lui è.
Non si può fuggire da se stessi.