Thursday, May 31, 2007

PeScE SolUBilE 2

"This time was not made for me,
Like a bird, without a nest, I'm gliding
Under the clouds, forevermore"

Basta mettere un po d'acqua sui colori per vederli sbiadire, mischiarsi, diventare altro e perdere consistenza.
A meno che, ovviamente, non siano colori uoterproof, o così dice l'etichetta: "resistenti all'acqua".
Ma quando non si è uoterproof e l'acqua è l'ambiente in cui si vive?
Si fa come i colori: ci si mischia, si sbiadisce, ci si dissolve.
Se si tolgono i colori dall'arcobaleno rimane l'arco o rimane il baleno?
Risposta facile, l'arco resta, poichè non è legato ai colori. Ma sono pur sempre i colori a tenerlo su.
Devono però essere colori uoterproof, perchè da quello che so, è il loro mischiarsi all'acqua che crea l'arcobaleno.
L'altro giorno ce n'era uno bellissimo. Sembrava quasi di poterlo toccare da quanto era intenso.
Ma basta cambiare punto di vista e anche l'arcobaleno si scioglie.
Che esista un colore puntodivistaproof?
Mah, esistono tante cose..
Alcune si possono fare, altre no. Dipende.
Se non si può fare una cosa, interviene la fantasia.
Immaginare una cosa aiuta. La fantasia sopperisce alla realtà, ed ha sui desideri un effetto catartico.. Che non vuol dire gatto delle nevi..
Ma stavamo parlando di colori, e l'artico ne ha solo uno, però con migliaia di sfumature, che non è possibile descriverle tutte.. Ma chi l'ha mai visto l'artico?
Da qui è possibile vedere lontano.. un sacco di terre, di colori, ma non l'artico.. e l'unica neve sta sulle montagne in lontananza.
Nemmeno i Gargoyles hanno mai visto l'artico. Ma tanto, dicono che non gli importa di vedere cosa c'è lontano..
Quasi quasi la prossima volta dipingo.

Thursday, May 24, 2007

SuN(Shy)Ne

Tenere il sole in mano ci si scotta le dita.
E dove si possono immergere se poi l'unica fonte d'acqua a portata di mano (bruciata) è l'acqua liofilizzata nella boccia del pesce solubile?
Però è così bello da vicino. Cioè, uno lo vede solitamente lontano, lassù.. una bella palla gialla, luminosa, scaldosa.. Poi basta allungare le mani e prenderlo.. Appunto, bruciandosi le dita.
Poi, a tenerlo in mano, uno vede tutti i dettagli che da lontano si perde.
Le eruzioni (non è acne), la corona, le macchie solari.. Affascinante.
Ma mentre mi perdo in questi pensieri, mi scordo delle dita che bruciano. E quando il dolore mi fa tornare in me, lascio andare il sole e le infilo sotto al rubinetto.. Ci voleva tanto? Mi chiedo poi.
Del sole, comunque, ho imparato due cose:
1) E' davvero caldo
2) E' la stella più luminosa di tutte

Alla fine, ne è valsa la pena.

Wednesday, May 23, 2007

In silence

Dove sono i sorrisi
timidi e spontanei
che mostravano la tua bocca perfetta?
Dove sono le parole
dolci e desiderate
che permanevano nell'aria come nebbia?
Dove sono i fruscii
delle carezze reciproche?

Non lo so.
Qui c'è solo silenzio.

Friday, May 18, 2007

d.I.r.I.g.I.b.I.l.I.

"Scusi?"
E adesso che c'è? Finisco comunque di dar da mangiare a i pesci.
"Hey, c'è qualcuno qui fuori che ha bisogno. Affacciati!"
Faccio come mi è stato chiesto e mi trovo davanti questa.. questo.. un coso grigio, oblungo, gigantesco, che rimane sospeso a mezz'aria. Da un foro rotondo spunta una faccia barbuta, e pare che desideri me.. Si, ecco, è un dirigibile!
"Mi dica, cosa posso fare?"
"Guardi, ho bisogno di aiuto. Cerco una corrente che mi porti sulla rotta giusta. Non è che l'ha per caso vista passare di qua?"
Ci penso un po. "No, nessuna rotta.. e nessuna corrente. Tengo la porta chiusa, così non crea corrente con la finestra.. Comunque no, non ne ho vista nessuna."
"Ah, questo è un bel problema.." Si sofferma pensieroso l'uomo barbuto.
"Ma no." Interviene un gargoyle, quello che mi aveva chiamato poc'anzi. "I problemi di solito cominciano con la mamma di Pierino che lo manda al mercato..O almeno, io li ho sempre trovati solo così."
"Allora non è un problema, ma se non è un problema, come faccio a risolverlo?" si interroga pensieroso l'uomo barbuto.
"Non lo so. Ma esattamente dove vai con quella cos.. quel dirigibile?"
"Dirigerlo serve a poco se non so dove.. Comunque ho un carico di salmone affumicato da consegnare." Spunta un volto da un altro foro circolare. I lineamenti sono sicuramente, come dire.. ittici. Fuma, qualcosa di puzzolente. Si porta, con la pinna, un boccale di birra alla bocca e, dopo un paio di sorsi, esclama "Ke stea sukkedeindo? Vogliamo altra beirra!"
Gli risponde l'uomo barbuto, non più pensieroso.
"Nulla, torna dentro! Ora vi porto la birra" Poi, rivolgendosi a me "E' salmone scozzese.."
"Ho sentito.. e si sta affumicando, e anche qualcos'altro.."
"Si. Ach, questi non fanno 10 metri senza una pinta di birra. Va beh, torno a cercare la corrente che mi metta sulla rotta. A presto!"
Ricambio il saluto e torno dentro, dai pesci.

Thursday, May 10, 2007

sTAsERA

Certe sere è la vita stessa che ti stanca..
ha il sapore di una birra tiepida
o di un bacio vuoto..
Certe sere c'è qualcosa che ti manca,
e vorresti solo poter chiudere gli occhi
per far cessare tutto il resto.
Un abbraccio, un bacio,
una parola sussurrata nel buio silenzioso,
qualcosa in cui trovare rifugio.
A volte vorrei sapermi ubriacare,
spegnere le urla del cervello
e vagare alla deriva nel caldo torpore..
Ma stasera,
mentre ubriaca è la notte di parole e note
e ubriaco sono io di sudore e stanchezza,
guardando in alto a stelle di ghiaccio
non faccio che pensare a te.

Monday, May 07, 2007

GOD(&)Z(illa)

...E' li, che mi guarda mentre svolgo le faccende quotidiane, seduto (lui, non io) sul bordo della finestra, le mani giunte con le dita intrecciate e la barba lunga e bianca che gli arriva a solleticare le piante dei piedi.
Mi ha salutato, quando è arrivato, e poi si è seduto a guardare..
Contento lui.. io non trovo così interessante quello che sto facendo, anzi, farei cambio volentieri.
Finisco le faccende e lo saluto.
"Ciao" risponde. "Hai una bella casa."
"Grazie". rispondo, "piace molto anche a me. Vuoi entrare? posso offrirti qualcosa?"
"No, grazie, ho già tutto.. E sono già dentro".
Effettivamente non è proprio fuori dalla casa.
"Posso fare qualcosa per te? Scusa, sai, ma non sono abituato ad avere ospiti.. Non passa mai nessuno qui."
"Beh, è un peccato. Mi sembra un bel posto.. Non ricordo d'esserci mai stato.."
"Nemmeno io mi ricordo di te. Però è un piacere conoscerti."
Mi rassicura che lo stesso vale per lui e ci stringiamo la mano.
"Sai" continua "Non volevo disturbare, ma il posto in cui stavo prima è stato chiuso, ed io e un altro inquilino siamo rimasti fuori.. Lui non so dove sia, ma dev'essere qui in giro. Spero non venga colpito da uno di questi strani roditori volanti. Non ricordo di averne mai visti prima.. il che è strano, credevo di aver visto tutto.."
"Cavolo, devi averne di cose da raccontare, ma ora ti racconto io.." E gli rendo noto il perchè dei castori volanti. Rimane pensieroso.
"Uhm... interessante.. Lo terrò presente per possibili sviluppi futuri."
Rimane silenzioso per un po, poi:
"Senti, che ne diresti se ogni tanto venissi a trovarti? Magari ci facciamo una birra insieme, o che so io.."
"Quando vuoi." Dico sorridendo "Se poi ti va di fermarti,stasera io e i gargoyles - appena finiscono di lavorare- ci facciamo una seratina video-giochi."
"OH.. Si, mi fermo volentieri! Mai giocato ai video-giochi. Come si fa?"
"Semplicissimo. Si tratta di.." Ma una voce che non conosco fuori dalla finestra mi interrompe.
"Capo? E' ora di andare. La stanno invocando a gran voce ed è richiesta la sua presenza."
Il vecchio si volta verso chi ha parlato, un tizio strano, vestito in completo scuro di Armani, con occhiali altrettanto scuri. Sbatte lievente delle enormi ali bianche, e grazie a questo sistema rimane sospeso fuori dalla finestra.Porta un auricolare, sicuramente collegato ad una radio, ed è biondo, talmente tanto biondo che persino la sua voce, ora che ci faccio caso, pare bionda. Noto una chiazza rosa sul completo di armani.. Sembra non sia riuscito ad evitare il traffico aereo esterno.. "Ma porco me! Ancora?" Poi si ri-volta verso di me. "Ancora non hanno capito che sono ovunque.. Ma a cosa serve l'ubiquità se poi nessuno ci fa caso? Mah.. tornerò a trovarti." E ci ristringiamo la mano.
Quando è sul davanzale della finestra si volta nuovamente verso di me ed aggiunge: "Ah, se vedi un tipo verde un po strano, digli che lo sto cercando.Lo riconosci di certo. Ha un grosso naso rosso.."
"Va bene.. che nome devo dirgli?"
"Io sono Dio.."
Dio?Addirittura??
...Ma te guarda l'opinione che certa gente ha di se..