Entriamo dall'ingresso sul tetto, una porta metallica con festoni e decorazioni natalizie.
L'elfo fa entrare me ed i gargoyles in un ascensore dalle porte rosse bordate di verde e ci porta ad un piano. La discesa è accompagnata da melodie natalizie che provengono da casse nascoste nelle pareti. Non sopporto le musichette di natale..
Le porte si aprono infinein una stanza enorme, illuminata da alberi di natale con le loro lucine colorate ed i festoni che riflettono le luci tutt'intorno.
Al lato opposto della stanza, dietro una scrivania, riconosco la figura del ciccione rossovestito. Dietro di lui delle vetrate da cui si vedono volare delle renne.
"Venite, venite avanti! Oh oh oh!" Urla come suo solito. Poi tracanna quello che ha nel bicchiere che regge in mano.
Attendiamo un cenno dell'elfo, ma quello rimane a tenerci aperte le porte dell'ascensore finchè non siamo usciti. Ci avviciniamo al ciccione, mentre quello si riempie un altro bicchiere.
"Ciao.. grazie dell'invito.. non mi aspettavo avessi una casa così.. e la tua stanza è molto più... grande.. della mia." Anche se preferisco la mia, ma questo non lo dico. I gargoyles si guardano intorno. Vedo con la coda dell'occhio uno di loro che stacca un bastoncino di zucchero dall'albero e comincia a leccarlo.
"Non c'è di che.. avevo voglia di vedervi, ma da quest'anno mi limito al lavoro d'ufficio. Non sarei riuscito a passare a trovarvi. Ma come vedete, ho provveduto a portare voi da me! Che gioia! Mi sembra quasi sia Natale!!"
"Veramente lo è.." Ormai siamo ad un metro da lui e ci fa cenno di accomodarci su poltrone morbide e pacioccose.
"Si, è vero.. accidenti questo lavoro mi distrugge..." Perchè, l'alcool no?, penso guardandolo trangugiare un altro bicchiere. "La mia casa è cambiata. Mi ero rotto le p...le di vivere in quel buco, allora ho pensato di regalarmi un grattacielo. Quassù c'è il mio ufficio, sotto i miei appartamenti, poi quelli del personale.." lo interrompo. "Gli elfi?"
"Ah.. no, non uso più elfi per i giocattoli. I bambini sono diventati esigenti ed ho bisogno di manodopera qualificata. Per fortuna il buon dio ha inventato i cinesi.." Borbotta qualcosa e si riempie nuovamente il bicchiere. "...e sotto la fabbrica dove produciamo i giocattoli ed i doni."
"Quindi non sei tu che porti i doni ora?"
"No, non più. Li faccio portare da autisti pachistani con camion ed elicotteri. Raggiungere sei miliardi di persone è una faticaccia, credi a me.."
"Si, ci credo.." Si alza e viene dal nostro lato della scrivania, col bicchiere e la bottiglia in mano. Intanto noto che quello dietro di lui è una specie di acquario, non una vetrata che dà sull'esterno. E dentro ci sono delle renne che volano..
Lo indico "Quello li? Cos'è?"
"Oh, ti piace? A me molto!" Beve "Non sapevo cosa farmene delle renne, così.. li hanno tutto quello che gli serve. Spazio per volare, cibo, una tana.. E io posso vedermele tutte le volte che voglio. Meglio della TV."
Annuisco perplesso.
Non esiste più lo spirito natalizio di una volta.
Saturday, February 06, 2010
Subscribe to:
Posts (Atom)