Tenere il sole in mano ci si scotta le dita.
E dove si possono immergere se poi l'unica fonte d'acqua a portata di mano (bruciata) è l'acqua liofilizzata nella boccia del pesce solubile?
Però è così bello da vicino. Cioè, uno lo vede solitamente lontano, lassù.. una bella palla gialla, luminosa, scaldosa.. Poi basta allungare le mani e prenderlo.. Appunto, bruciandosi le dita.
Poi, a tenerlo in mano, uno vede tutti i dettagli che da lontano si perde.
Le eruzioni (non è acne), la corona, le macchie solari.. Affascinante.
Ma mentre mi perdo in questi pensieri, mi scordo delle dita che bruciano. E quando il dolore mi fa tornare in me, lascio andare il sole e le infilo sotto al rubinetto.. Ci voleva tanto? Mi chiedo poi.
Del sole, comunque, ho imparato due cose:
1) E' davvero caldo
2) E' la stella più luminosa di tutte
Alla fine, ne è valsa la pena.
Thursday, May 24, 2007
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1 comment:
Clò, però devo ammettere la mia assoluta ignoranza su Dante Gabriel Rossetti e Silvia Plath...non saprei cosa
scrivere :-)
Mi cospargo il capo di cenere.
Ah, adesso forse col fatto che mi sono rimesso a lavorare a tempo pieno forse avrò meno tempo per scrivere quotidianamente, così avrai modo di tenerti al passo ;-)
A la prochaine
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