Tuesday, October 30, 2007

e(O)RRoRe

Tutto è frutto di un errore.
La vita avanza per errori, l'evoluzione anche.
Questa stessa stanza è un errore, il Manicomio è un errore gigantesco..
Si nasce per errore, per errore si muore.
Io sono frutto dell'errore, lo stesso universo lo è.
Pensate al Big Bang, questa grande esplosione.
Ma vi pare che un'esplosione sia naturale?
Le esplosioni avvengono perchè si lascia il gas acceso.. per errore appunto. Invece li c'era solo un gran paciugo e poi.. BOOOOM! E via!
E' quando qualcosa non va che la vita prende sapore.. Beh, in realtà diventa solo un po più difficile, e la dimensione dell'"un po" dipende dalla dimensione dell'errore.
In più gli errori lievitano.
Se si fa l'errore di non porvi rimedio subito, si ingigantiscono, e dopo dienta assai difficile rimediare.
Ad esempio i Gargoyle.
Se non avessi fatto l'errore di ascoltarli la prima volta, ora non mi troverei costretto a conviverci!
La cosa brutta è che di errori se ne fanno di continuo.. per errore, certamente, ma non è possibile non sbagliare almeno un po.
Bisogna solo stare attenti a che gli Errori non diventino Orrori

3 comments:

Giacomo Trifoglio said...

"You'll never amount to anything if you don't go to a fortuitous concatenation of events" disse John Lee Hooker nel 1974, accompagnato dalla roca voce dell'ex operaio metalmeccanico di Sheffield Joe Cocker.

Il fatto è che la mia vita è una concatenazione di errori, scelte sbagliate, non oculate, non mirate, miopi. E mi incazzo sempre più al pensiero che ormai è (quasi) troppo tardi, che non posso più tornare indietro a rimediare, e mi viene voglia di fustigarmi, di andare a sbattere la mia testa di cazzo contro un muro.
Perché ci accorgiamo solo troppo tardi della vera essenza delle nostre aspirazioni, delle nostre scelte, di quello che vogliamo veramente essere e fare in questa misera vita che è come la scaletta del pollaio, corta e piena di merda?
Sono stufo di vivere in questo limbo, perché questo paese, che più che un paese è uno stivale bucato, non aiuta a dare vita concreta ai sogni, alle aspirazioni di noi giovani (tic tac, tic tac, l'orologio picchietta, la soglia dei trenta si avvicina...).
Sono stufo, stufo, demotivato, demoralizzato, e basta. Non c'è più niente per cui valga la pena di lottare veramente.
I grandi architetti cosmocrati hanno lavorato bene di fino, facendo in modo di annullare qualsiasi minimo germe che potesse dare il via ad una rivoluzione.
Non c'è più tempo per una rivoluzione, non ci sono più le condizioni, è troppo tardi.
Per me può andare benissimo tutto a fanculo.
Buona vita a chi sa ancora armarsi di speranza.

°Ire° said...

personalmente parlando trovo importante e a volte necessario sbagliare! la cosa veramente sbagliata (ma inevitabile in determinate situazioni) è ripetere per la seconda volta (terza, quarta e così via) lo stesso errore!

Claudio Verri said...

Sbagliare fa parte dell'essere umano, e spesso anche del divino.
Reiterare gli errori, è la storia dell'umanità, che non impara mai da se stessa.
Ma gli individui si. Possono imparare dagli errori.
Ed è quella la cosa importante: imparare dai propri errori e non sbagliare ancora.
A volte è troppo tardi per rimediare, spessissimo non si può avere una seconda possibilità a seguito di uno sbaglio.
Ma così è la vita, e per quanto sia dura da accettare, serve comunque per imparare.