Thursday, November 29, 2007

GrIngoire

E' salito un tipo quassù ieri notte.. Si è messo a cantare questa canzone.. E' stata dura prendere sonno...

Luna, luminosa e sola

vola sopra i tetti

vola, guarda come d'amore si muore.

Fai luce solitaria
finché chiaro appare il giorno.
Ma adesso se sei la luna di questa terra
ascolta il grido di un uomo che si è perso,
perché tutto l'universo non vale

il suo amore immenso,
per lei che mai l'amerà...
Luna

Luna come sei lontana
così silenziosa e vana.
Ma qui ruggisce il cuore della bestia umana.
Non vedi che Quasimodo è pazzo?
Non senti i tormenti e il pianto?
Un canto che violento va lassù
dove in cielo ci sei tu...Luna

Sei sopra un mondo strano
che lancia le sue voci in cielo

Luna, mezza luna o piena, serena
passi e te ne vai.
Guarda con che pena si muore
d'amore
quaggiù.


(Luna - Notre Dame de Paris)

Tuesday, November 27, 2007

................nulla..................

"Ma.. Che fine ha fatto il giardino?"
"…E’ importante?"
"Beh, si, fino a ieri era li fuori.."
"Boh. Io sono qui dentro da.. da un po."
"Qui fuori sono rimaste solo le colline in lontananza.. Il giardino qui sotto.. gli alberi.. Aspetta, ora che ci faccio caso, non si vedono più nemmeno i catori rosa.."
"Non so che dirti.. Ora mi lasceresti da solo?"
Mi giro sul fianco sinistro, in modo da avere il muro davanti agli occhi, e tiro le coperte fino sotto al mento.
"Veramente speravo tu potessi far qualcosa per il panorama qui fuori.. Non è la stessa cosa fare i
gargoyle fissando un tappeto piatto di colore verde senza sfumature o un paesaggio reale.Fa bene alla motivazione dei ragazzi.."
"Ma a che ti servono le sfumature? E poi per fare il gargoyle ti serve solo la pioggia. Una bella giornata nera, gocce fitte che precipitano a velocità altissima dal cielo e si infrangono sulla tua schiena; che ti attraversano come lombrichi la terra e che poi raduni e convogli lontano dal tetto.."
"Si, certo.. Lascia perdere, non sei dell’umore di parlarne.. Ma pensa alle rose che stavano li nel giardino.. Non ti mancano?"
…Silenzio…
“Si, un po si.” Mi giro sul fianco destro e guardo il gargoyle con cui ho parlato fino ad adesso. "Ma tanto non sarebbero durate molto.."
"No, uhm.. magari no.. Però finchè fossero durate.."
"Beh, meglio così, non mi dovrò preoccupare poi.."
"Ok.. Ok, capito. Non è il momento.. Torno sul tetto con gli altri, ci vediamo dopo."
"Forse..", rispondo. Mi rigiro sul fianco sinistro e rimango a fissare le sfumature del muro.

Sunday, November 25, 2007

bLaKe

To see a World in a Grain of Sand
And a Heaven in a Wild Flower,
Hold Infinity in the palm of your hand
And Eternity in an hour.

Thursday, November 22, 2007

espEROeSPEROESPeroesPERO.. Eroes però..

Espero è un vento che spira da Ovest. Porta perturbazioni dall'atlantico e le scarica sul mar Tirreno ed Adriatico. E' un vento fresco, quindi porta aria nuova, ma anche, a volte, maltempo.

Un vento vespertino
Soffia da ponente.
L’amore, per crescere,
Dev’essere corrisposto.
Poesia di Iacopo Stigliano.

Quando arriva, sono mazzi se gli gira male. Ti sommerge di pioggia e nubi e tuoni e lampi. Ma se gli gira bene, porta una piacevole brezza fresca che rincuora e rinvigorisce.. Ci vuole sempre l'ombrello pronto.

Tuesday, November 20, 2007

Variazione sul temA

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Wednesday, November 14, 2007

dOMANdE (con le D minuscole)

Le domande che l'uomo (ma a volte anche la donna) si è fatto nel corso del tempo sono sempre le stesse: "Chi siamo?", "Da dove veniamo?", "Dove stiamo andando?", "Ma questo vento mi scompiglierà i capelli?" (quest'ultima domanda soprattutto le donne); e le risposte sono state le più differenti, sebbene simili sotto molti punti di vista.
A parte che ho sempre pensato che le prime 3 domande fossero dovute alla cattiva memoria dei cosiddetti pensatori, io non è che possa andare da molte parti. In fondo, il mondo è limitato.
con l'immaginazione invece è tutta un'altra faccenda. Essa stessa si pone limiti invalicabili, e poi si fa queste domande perchè non ricorda più a cosa stava pensando.. E le risposte che si da, sono spesso insoddisfacenti.
Ma a che serve farsi domande?
Qualcuno disse, che farsi domande è la prova che esistiamo, ma quando mi chiedo "Che c'è per cena", so già che esisto a causa del brontolio del mio stomaco, assai più concreto di qualunque domanda..
Meglio non farsene, quindi, non si sa mai cosa potrebbero risponderti.. A meno ovviamente di non farsi domande per mestiere, che allora si che è meglio farsene. E poi c'è chi, ancora meglio, FA domande per mestiere, così non deve fare nemmeno la fatica di rispondersi.. e solo a volte fa la fatica di verificare se le risposte siano corrette.. Comodo.
Io invece non ho molto altro da fare qui. Il tempo libero lo passo a farmi domande e a trovare le risposte.. Un po come se giocassi a Trivial Pursuit.. Il difficile dopo un po è farsi domande che non so.. come quando mi racconto barzellette.. Dopo un po smetto di ridere perchè le so già..
E mai contare sul senso dell'umorismo di un gargoyle.. si rimarrebbe di sasso.

Friday, November 09, 2007

Stelle

Stanotte il cielo è limpido
limpido come può esserlo
in una fredda nottata.
Luci di ghiaccio in lontananza
una stella brilla solitaria.
Vorrei raggiungerla ma
è lontana.
Allungo una mano al cielo
cerco di afferrarla
ma sono solo un uomo
e le stelle troppo lontane.

Così chiudo gli occhi
e lascio che sia l'immaginazione
a raggiungerla.
Lei non ha confini.
Se solo fossi anch'io luce
veloce, leggero
sarei accanto alla mia stella,
brillerebbe nella mia mano
splenderebbe nei miei occhi.
Ma sono solo fango e sangue
e le stelle troppo lontane.

Vorrei volare
volarle incontro
volare al suo fianco
bruciarmi alla sua luce
vederla sorgere ogni notte
e seguirla ogni giorno.
Se solo avessi ali
sicuro sarebbe mia
e io solo suo..
Ma il mio corpo è pesante pietra
e le stelle troppo lontane.

Thursday, November 08, 2007

PiETrA

Quando siedo sul cornicione, che piova o meno, penso sempre a dove sto andando, e se sto effettiamente andando da qualche parte.
La stanza è il mio orizzonte, mentre la finestra è il mio mondo. In un modo o nell'altro, torno sempre qui.
Ho provato a far crescere delle ali, ma non hanno attecchito nei vasi.. I gerani mi hanno dato più soddisfazioni.. Ma poi, guardando i gargoyle ho capito l'errore: sulla schiena! Dovevo farle crescere sulla schiena.
Ed ecco l'altro problema: uscire dalla stanza. Con le ali sulla schiena, non passo dalla finestra..
Ma quando siedo sul cornicione, che piova o meno (l'ho già detto, non importa ripeterlo), e sento la brezza scompigliarmi i capelli, penso sempre a come potrebbe essere volare.
Potrei volare come un'uccello migratore. Timbrare il cartellino a stagione in un posto o l'altro, e guai ad arrivare tardi! Il freddo potrebbe congelare le penne caudali.
Oppure potrei volare come un piccione o un gabbiano, all'eterna ricerca di cibo e di soddisfazioni effimere di breve durata.
Oppure ancora come un'aquila, e guardare le cose dall'alto, lontano da tutto..
Ma non sono un uccello od un rapace. Ho braccia, non ali.
Ho provato a trasformarmi in una foglia, ad essere trasportato senza il peso di dover decidere dove.. Ma prima o poi il vento finisce, e con esso il volo.. Non sono andato lontano..
In un modo o nell'altro torno sempre qui.. (ma anche questo l'ho già detto..)
In definitiva, sono come i Gargoyle.. Posso avere le ali, ma sarei troppo pesante per volare. Nessun vento mi porterebbe verso l'alto.

Non ho altra scelta, devo andare a comprare quei biglietti aerei..

Wednesday, November 07, 2007

pAURA

Oggi qualcuno ha bussato alla porta.
Non succede mai, nessuno del Manicomio bussa mai a quella porta.
Sentire il sordo, agghiacciante rumore di nocche sulla superficie dura..
Sono bloccato, il mio corpo non risponde. LKa teiera in mano ed il tè che continuava a cadere per terra senza un recipiente che lo raccolga.. Sento le gocce rimbalzare dal pavimento sui miei piedi..
Ancora!
Il suono orribile si ripete, più forte di prima.
Mi riprendo abbastanza per appoggiare la teiera sul tavolo e dico, con voce flebile: "Chi è?"
Respiro, forse avevo smesso di farlo. L'aria entra nei polmoni come un sollievo.
Calma, mi dico.Non ho nulla da temere, la porta è resistente e se questa.. cosa.. che ha bussato potesse entrare, l'avrebbe già fatto.. perchè bussare?
"Sono il dottore. Apra, su." Dottore? Cosa mi ha preso, per scemo? E che voce orribile. I dottori non hanno voce orribile.
"Nessuno ha chiamato il dottore qui, e poi, ci sono solo io.." Meglio non dire dei gragoyle, potrebbero essere la mia arma segreta nel caso decidesse di entrare.. e ad ogni modo, loro non hanno bisogno del dottore, quindi non possono essere stati loro a chiamarne uno. Questo vuole fregarmi, vuole farsi aprire con una scusa e poi.. No, meglio non pensarci. Non gli aprirò.
"Infatti il mio è un giro di controllo, non vengo su chiamata. Ho già visitato tutti i suoi vicini, ora tocca a lei."
I miei vicini? I miei vicini non avrebbero aperto a nessun dottore.. Non li vedo mai nemmeno io, figuriamoci un dottore.
"Non c'è bisogno di dottori qui. I dottori vengono quando qualcuno sta male, e qui nessuno sta male. Quindi non c'è bisogno di dottori!"
Ma poi dottore in cosa? Ecco, forse questa è la chiave del mistero..
"E poi dottore in cosa?" Ecco, se fosse dottore in ingegneria edile, forse potrebbe dare un'occhiata al balcone.. scricchiola un po ultimamente. Ma se fosse, ad esempio, dottore in scienze sociologiche non servirebbe a nulla. Ecco che la sua risposta mi svelerà le sue intenzioni.
"Dottore in medicina. Medico. Sono qui per visitarla e per vedere se sta bene."
Ah-ha! Impostore. Io sto benissimo!
"Sto benissimo, grazie dell'interessamento. Può andare ora."
Nessuna risposta. Che starà tramando?
La finestra. La fuori sarò al sicuro, potrò scappare per i tetti e poi scendere e scappare per il giardino, fino.. beh, finchè non sarò al sicuro. Intanto la porta lo bloccherà abbastanza a lungo.
Esco, faccio segno ai garoyle di stare in silenzio e mi accuccio accanto alla finestra per sentire.
Attendo.. Il cuore pompa come se da questo dipendesse la sua vita..
Beh, la mia potrebbe dipendere da questo, quindi anche la sua..
Continuo ad attendere.. Magari se ne va..

Sunday, November 04, 2007

fuNGhi

Le cime degli alberi sono in fiamme, il fumo si innalza e si condensa in nuvole, da cui piove una cascata di Parmigiano.
Ai fiori sembra fare bene. Crescono più vigorosi, più forti.. 5 minuti fa ho visto un girasole mangiarsi una mucca intera..
No, non è la giornata migliore per una passeggiata.
Magari domani ci saranno dei funghi. Funghi e parmigiano stanno bene insieme, almeno finchè non succede qualcosa per cui litigano, o smettono di stare bene. Speriamo non sia domani.
"Oggi è impossibile lavorare. Con sta pioggia poi!" esclama uno dei Gargoyle. "Almeno concilia il sonno..".
"A me concilia la fame.. Ma è la prima volta che vi sento lamentare perchè NON lavorate."
"E' la prima volta che piove formaggio grattuggiato.."
Si, effettivamente potrebbe farlo più spesso. In frigo non ce n'è quasi più.
"Guarda sta smettendo!"
"Si ma tra un po riprende.. finchè non se ne vanno le nubi continuerà così. Bisognerebbe spegnere gli alberi."
"Vado a staccare la spina,allora. Prestami un ombrello!"
"Pensi che basterà?"
Scrollo le spalle. A dire il vero non lo so.
"A dire il vero non lo so.. Però si può provare!"
Quel 'Si può provare' non l'avevo pensato.. però è uscito lo stesso..
Intanto il gargoyle è già saltato giù dalla finestra e si dirige alla presa a cui sono attaccate le spine degli alberi.
"Ecco! Ora dovrebbero spegnersi da soli i fuochi, no?"
"Si. Già che ci sei, raccogli i cavi e portali dentro.."
Queste luminarie.. Ogni anno cominciano prima a metterle in giro.. E poi succedono gli incidenti.. Mah, intanto ora godiamoci i funghi.