Thursday, November 08, 2007

PiETrA

Quando siedo sul cornicione, che piova o meno, penso sempre a dove sto andando, e se sto effettiamente andando da qualche parte.
La stanza è il mio orizzonte, mentre la finestra è il mio mondo. In un modo o nell'altro, torno sempre qui.
Ho provato a far crescere delle ali, ma non hanno attecchito nei vasi.. I gerani mi hanno dato più soddisfazioni.. Ma poi, guardando i gargoyle ho capito l'errore: sulla schiena! Dovevo farle crescere sulla schiena.
Ed ecco l'altro problema: uscire dalla stanza. Con le ali sulla schiena, non passo dalla finestra..
Ma quando siedo sul cornicione, che piova o meno (l'ho già detto, non importa ripeterlo), e sento la brezza scompigliarmi i capelli, penso sempre a come potrebbe essere volare.
Potrei volare come un'uccello migratore. Timbrare il cartellino a stagione in un posto o l'altro, e guai ad arrivare tardi! Il freddo potrebbe congelare le penne caudali.
Oppure potrei volare come un piccione o un gabbiano, all'eterna ricerca di cibo e di soddisfazioni effimere di breve durata.
Oppure ancora come un'aquila, e guardare le cose dall'alto, lontano da tutto..
Ma non sono un uccello od un rapace. Ho braccia, non ali.
Ho provato a trasformarmi in una foglia, ad essere trasportato senza il peso di dover decidere dove.. Ma prima o poi il vento finisce, e con esso il volo.. Non sono andato lontano..
In un modo o nell'altro torno sempre qui.. (ma anche questo l'ho già detto..)
In definitiva, sono come i Gargoyle.. Posso avere le ali, ma sarei troppo pesante per volare. Nessun vento mi porterebbe verso l'alto.

Non ho altra scelta, devo andare a comprare quei biglietti aerei..

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