Wednesday, October 22, 2008

AstinENZA da (..v.u.O.t.O..)

Senza niente intorno è facile galleggiare. Nulla che ti si aggrappi addosso, nulla che ti trascini verso il basso. Non c'è nemmeno un basso verso cui essere trascinati. Ah, no, eccolo. E' Robert, 1metroe20 di simpatia, ma non centra con quello che intendo.
E' il desiderio di stare nel nulla più assoluto, di respirare il nulla (non respirare è lo stesso?) di sentire sulla pelle il nulla più assoluto, la pace dei sensi, poichè non c'è nulla che possa stimolarli.
E' un richiamo fortissimo, irresistibile, una morsa che prende le viscere e le lacera, una serie di spasmi che lasciano l'anima piegata in due a contorcersi dentro di te.
Il vuoto a portata di mano sarebbe la salvezza. Ma dove lo trovi il vuoto se non dentro te stesso?
Potresti ripiegarti su te stesso, cercando di riempire il vuoto, di entrare in esso, oppure cercando di far uscire quel nulla e di lasciarsi andare alla deriva, ma non puoi, perchè devi guardarti dentro per farlo ed accettare il vuoto che ti riempie. Ma tu vuoi il vuoto fuori per non sentire il
vuoto dentro.
E' una crisi d'astinenza di vuoto, arriva, ti prende, la subisci quando c'è decisamente TROPPO che ti assale da ogni parte, senza tregua, e desideri, brami che non ci fosse. NULLA.
Datemi del nulla, lasciatemi fuggire nel vuoto più assoluto.

1 comment:

Anonymous said...

Te l'ho detto che ti serve un po' di fancazzismo...