Ecco, come al solito, all'incirca una volta all'anno, il Ciccione rossovestito entra nella mia vita.
Questa volta, però non è venuto di persona, ha mandato un suo elfo, un bambino alto un metro e novanta con boccoli biondi ed occhi azzurri infilato in un aderente vestitino rosso e verde, con tanto di cappello a cono con pon pon bianco in cima (rivolta verso il basso come fosse depressa per l'occasione).
"Tutto bene?" chiedo all'elfo, vedendolo abbastanza infastidito.
"Si, certo." risponde laconico. "Se volesse salire sulla slitta..."
Insomma, sto elfo mi si è presentato alla finestra, tra l'altro bloccandomi la vista sul territorio innevato circostante, per portarmi un invito da parte del Ciccione a presentarmi presso la sede della sua impresa.
"Si, eccomi." Scavalco il davanzale e salgo sulla slitta. Carrozzeria metallica di rosso lucido, cromature sui pattini e sugli augelli di scarico, motore rumoroso sotto il cofano.. Assomiglia più ad una moto..
L'elfo si mette alla guida e parte a velocità incredibile.
"Accidenti, non ho salutato i gargoyles!" esclamo contro il vento che mi viene incontro.
"Non importa, puoi farlo adesso." La voce viene da dietro di me, dal ripiano di carico. Eccoli, i gargoyles sono li.. solo un gruppetto di loro, 5, conto, ma abbastanza.
"Ma voi che ci fate qui??"
"Abbiamo visto lo smilzo, abbiamo visto la.. 'slitta'.. e ci siamo detti che non potevamo non venire a salutare il panzone." risponde un altro.
"Avete avuto un bel pensiero, sicuramente gli farà piacere. Sicuri che non abbia nulla a che fare con lo spalare il ghiaccio dal tetto?"
Silenzio per qualche attimo, in cui i gargoyle si guardano a vicenda negli occhi.
"Sicuri. Il tetto lo stanno pulendo gli altri.."
"Ah, bene!" sorrido.
Il panorama sotto di noi cambia con una velocità impressionante, e presto si vedono solo foreste e neve, poi solo neve. Infine arriviamo in vista della nostra meta, un grattacielo grigio di.. non riesco a contare quanti.. piani, sul tetto del quale atterriamo, accanto ad un elicottero, guardacaso rosso.
Thursday, December 24, 2009
Saturday, November 28, 2009
CheCoSaSei
Ferro, seta e cristallo
e all'improvviso ricordo
perchè ti amavo così tanto
e all'improvviso ricordo
perchè ti amavo così tanto
Thursday, November 12, 2009
OutSideIn
Era una notte buia e tempestosa..
beh, qualche giorno fa, ora direi che è piuttosto serena, anche se fredda.
Resto sul davanzale a guardare il solito panorama, che tanto cambia sempre quindi non è mai solito solito. Sul tetto i Gargoyles stanno giocando a canasta senza conoscerne le regole: hanno detto che gli piaceva il nome del gioco.. pronostico che presto cominceranno a tirar dei sassi alle carte.
Che poi mi hanno anche invitato a giocare, ma non sarebbe stato leale.. troppo facile vincere quando sei l'unico che sa giocare.. e quindi nisba.
Ma non è che mi dispiaccia. C'è poca luna, qualche stella, ma il paesaggio è illuminato a sufficienza perchè l'immaginazione possa completare il disegno che il lieve chiarore accenna. E poi, quando c'è poco da guardare fuori, non rimane che guardare dentro.. di se intendo. Ma non mi sto perdendo niente. Scrivo queste righe approfittando della pubblicità.
beh, qualche giorno fa, ora direi che è piuttosto serena, anche se fredda.
Resto sul davanzale a guardare il solito panorama, che tanto cambia sempre quindi non è mai solito solito. Sul tetto i Gargoyles stanno giocando a canasta senza conoscerne le regole: hanno detto che gli piaceva il nome del gioco.. pronostico che presto cominceranno a tirar dei sassi alle carte.
Che poi mi hanno anche invitato a giocare, ma non sarebbe stato leale.. troppo facile vincere quando sei l'unico che sa giocare.. e quindi nisba.
Ma non è che mi dispiaccia. C'è poca luna, qualche stella, ma il paesaggio è illuminato a sufficienza perchè l'immaginazione possa completare il disegno che il lieve chiarore accenna. E poi, quando c'è poco da guardare fuori, non rimane che guardare dentro.. di se intendo. Ma non mi sto perdendo niente. Scrivo queste righe approfittando della pubblicità.
Tuesday, November 10, 2009
DooRoNTHEwalL
Ci sono muri e muri, penso fissando il muro.
Alcuni servono a tenere dentro, altri a tenere fuori, altri sono utili per scrivere o dipingere, altri ancora sono più utili quando non ci sono più.. come alcune persone..
Io i muri li uso per tenerci appoggiati gli oggetti e le cose di casa, se no non saprei dove metterli. Tipo il frigo.. mica posso lasciarlo al centro della stanza, mi serve un muro per mettercelo contro.
Poi i muri mi servono per i gargoyle, quando perdo la pazienza ho bisogno di un muro contro cui sbattere la testa..
..per che altro?
Ecco, i muri sono noiosi. Sempre le stesse linee che si ripetono con minime variazioni assolutamente poco interessanti. E poi ce ne sono pochi, solo 4, ma non so se sia un bene od un male.. Se fossero di più sarebbe sicuramente peggio. Troppi muri nella stanza e non ci sarebbe più spazio per me e le mie cose. No, cacciato dalla mia stanza da dei muri proprio no.
No, non uso muri per tenere dentro qualcosa.. dentro ci sono solo io.. ne per tenere fuori qualcosa.
Per quello c'è già la porta.
Alcuni servono a tenere dentro, altri a tenere fuori, altri sono utili per scrivere o dipingere, altri ancora sono più utili quando non ci sono più.. come alcune persone..
Io i muri li uso per tenerci appoggiati gli oggetti e le cose di casa, se no non saprei dove metterli. Tipo il frigo.. mica posso lasciarlo al centro della stanza, mi serve un muro per mettercelo contro.
Poi i muri mi servono per i gargoyle, quando perdo la pazienza ho bisogno di un muro contro cui sbattere la testa..
..per che altro?
Ecco, i muri sono noiosi. Sempre le stesse linee che si ripetono con minime variazioni assolutamente poco interessanti. E poi ce ne sono pochi, solo 4, ma non so se sia un bene od un male.. Se fossero di più sarebbe sicuramente peggio. Troppi muri nella stanza e non ci sarebbe più spazio per me e le mie cose. No, cacciato dalla mia stanza da dei muri proprio no.
No, non uso muri per tenere dentro qualcosa.. dentro ci sono solo io.. ne per tenere fuori qualcosa.
Per quello c'è già la porta.
Thursday, October 29, 2009
....TiMe (nEvEr) carEs juSt wHat (We) Do...
L'altra mattina stavo facendo un po di cose nella mia stanza.. Tipo pensare a come spostare i mobili e a come disporli.. poi, considerando meglio, ho desistito, non sapendo dove altro spostarli. In fondo sarebbero rimasti sempre dentro la stanza, non potevo certo metterli fuori dalla finestra..
Poi, ho badato al giardinetto, ai fiori, ho spazzato il soffitto, stirato le nuvole, steso il fiume ad asciugare, cucinato il profumo di verde intenso con contorno di la bemolle per pranzo.. beh, insomma, la lista è lunga..
E proprio mentre stavo preparando il pranzo è giunta sera.. il pranzo era passato. Allora ho deciso di cucinare per cena la stessa cosa che stavo preparando per pranzo.. pranzo e cena le stesse cose ogni tanto toccano, se avanzano..
Comunque mentre cucinavo, pensavo che davvero il tempo se ne frega, non si cura mai di quello che facciamo. Passa e va, scorre, fugge, come se lui fosse la cosa più importante dell'universo. Allora ho deciso: da oggi niente più orologi nella stanza, non voglio che il tempo, passando di qua, creda che in qualche modo gli do importanza..
Poi, ho badato al giardinetto, ai fiori, ho spazzato il soffitto, stirato le nuvole, steso il fiume ad asciugare, cucinato il profumo di verde intenso con contorno di la bemolle per pranzo.. beh, insomma, la lista è lunga..
E proprio mentre stavo preparando il pranzo è giunta sera.. il pranzo era passato. Allora ho deciso di cucinare per cena la stessa cosa che stavo preparando per pranzo.. pranzo e cena le stesse cose ogni tanto toccano, se avanzano..
Comunque mentre cucinavo, pensavo che davvero il tempo se ne frega, non si cura mai di quello che facciamo. Passa e va, scorre, fugge, come se lui fosse la cosa più importante dell'universo. Allora ho deciso: da oggi niente più orologi nella stanza, non voglio che il tempo, passando di qua, creda che in qualche modo gli do importanza..
Wednesday, October 21, 2009
dOVE sEI
Un giorno ci sei e quello dopo non ci sei più.
Così dicono.
In realtà da qualche parte ci devi pur essere, magari in un altro posto.. Non è che la gente sparisce così.. Insomma, anche chi ti cerca ha dei diritti!
Mi sono fatto l'idea che chi non c'è più, per qualche motivo, è perchè non vuole farsi trovare.
Per esempio, ti cerca della gente a cui devi qualcosa? Meglio sparire, soprattutto se suonano alla porta con grosse mazze dietro le schiene.. Ecco, questo è uno dei motivi per cui non apro mai la porta.. metti che ci siano davvero? E poi magari sono li per quello che sta qui di fianco che non vedo mai (lui non apre mai la finestra), ma si sbagliano e vengono a cercare me..
Non potrei nemmeno contare sull'aiuto dei gargoyle.. quelli si impietriscono davanti a qualunque cosa.. A volte penso siano inutili..
Comunque oggi ci sono..Ed anche ieri per quello che ricordo.. Ed anche i giorni precedenti.. anche se ammetto che i miei ricordi non coprono ogni singolo giorno della mia vita, quindi non sono affidabilissimi.. ecco, diciamo a grandi linee.
E anche domani conto di essere qui.
Credo.
Immagino..
Spero.........
Così dicono.
In realtà da qualche parte ci devi pur essere, magari in un altro posto.. Non è che la gente sparisce così.. Insomma, anche chi ti cerca ha dei diritti!
Mi sono fatto l'idea che chi non c'è più, per qualche motivo, è perchè non vuole farsi trovare.
Per esempio, ti cerca della gente a cui devi qualcosa? Meglio sparire, soprattutto se suonano alla porta con grosse mazze dietro le schiene.. Ecco, questo è uno dei motivi per cui non apro mai la porta.. metti che ci siano davvero? E poi magari sono li per quello che sta qui di fianco che non vedo mai (lui non apre mai la finestra), ma si sbagliano e vengono a cercare me..
Non potrei nemmeno contare sull'aiuto dei gargoyle.. quelli si impietriscono davanti a qualunque cosa.. A volte penso siano inutili..
Comunque oggi ci sono..Ed anche ieri per quello che ricordo.. Ed anche i giorni precedenti.. anche se ammetto che i miei ricordi non coprono ogni singolo giorno della mia vita, quindi non sono affidabilissimi.. ecco, diciamo a grandi linee.
E anche domani conto di essere qui.
Credo.
Immagino..
Spero.........
Sunday, October 11, 2009
F(u)Ga disPEratA
Alzo gli occhi dal libro che sto leggendo, le voci dei gargoyles mi tolgono la concentrazione. Non che stessi andando molto in la con la lettura, sono solo alla copertina e già sono stanco.. Mi affaccio e caccio un urlo ai miei amici di pietra.
"Nulla, stavamo facendo il tifo. C'è un tipo che corre laggiù, inseguito da altri tipi.. abbiamo scommesso i prossimi turni di lavoro su chi vince."
"Ma voi non avete turni di lavoro, come fate a scommetterli?"
"Beh, non abbiamo nient'altro se è per questo.."
In effetti, cosa possono scommettere tra di loro dei gargoyle che stanno sul tetto di un edificio?
"Attenzione! E' inciampato!"
"No!!!"
"Rialzati, corri!"
"Dai che lo prendono."
Da incitamenti come questi è condito il mio arrampicarmi sul tetto dell'edificio. Quando arrivo su mi avvicino al gruppetto dei gargoyle ed aguzzo la vista.
Ed eccolo la, lo vedo anche io. Un uomo, evidentemente un uomo, sta correndo su per il crinale della collina, piegato in avanti ed aiutandosi con le mani a salire.
Dietro di lui altri uomini..
Fisso il singolo ed il gruppetto alternativamente, cerco di focalizzarmi.. Accidenti, sono gemelli! Sono tutti uguali!
"Accidenti! Sono gemelli! Sono uguali!"
"Si, ma non del tutto. Vedi quello che sta davanti? sembra più vecchio di alcuni nel gruppo che gli stanno dietro.. ma a parte questo si assomigliano molto. Devono essere fratelli."
Intanto il tipo giunge in cima alla collina e temporeggia riprendendo fiato, continua ad avanzare ma senza correre, alzando stancamente un piede dopo l'altro..
Ed ecco che quelli dietro di lui lo raggiungono, gli si fanno intorno e poi.. spariscono. Letteralmente, improvvisamene, senza lasciare traccia.
Vedo l'uomo cadere sulle ginocchia, le braccia abbandonate ai suoi fianchi, poi comincia a piangere e con le mani si copre gli occhi mentre singhiozza.
"Vinto!"
"Tutta fortuna!"
"Yeah! Ora pagate!"
"Se, tanto ci rifacciamo alla prossima!"
I gargoyle si allontanano, non più interessati allo spettacolo che ormai ha deciso vinti e vincitori.
L'uomo si rialza e si allontana lungo una strada, sempre singhiozzando, ed io capisco.
Capisco tutto in un istante, e capisco che non poteva vincere.
Quell'uomo ha provato a scappare dai propri ricordi, ma non è arrivato molto lontano. Loro l'avrebbero raggiunto comunque perchè sono parte di lui, loro sono ciò che lui è.
Non si può fuggire da se stessi.
"Nulla, stavamo facendo il tifo. C'è un tipo che corre laggiù, inseguito da altri tipi.. abbiamo scommesso i prossimi turni di lavoro su chi vince."
"Ma voi non avete turni di lavoro, come fate a scommetterli?"
"Beh, non abbiamo nient'altro se è per questo.."
In effetti, cosa possono scommettere tra di loro dei gargoyle che stanno sul tetto di un edificio?
"Attenzione! E' inciampato!"
"No!!!"
"Rialzati, corri!"
"Dai che lo prendono."
Da incitamenti come questi è condito il mio arrampicarmi sul tetto dell'edificio. Quando arrivo su mi avvicino al gruppetto dei gargoyle ed aguzzo la vista.
Ed eccolo la, lo vedo anche io. Un uomo, evidentemente un uomo, sta correndo su per il crinale della collina, piegato in avanti ed aiutandosi con le mani a salire.
Dietro di lui altri uomini..
Fisso il singolo ed il gruppetto alternativamente, cerco di focalizzarmi.. Accidenti, sono gemelli! Sono tutti uguali!
"Accidenti! Sono gemelli! Sono uguali!"
"Si, ma non del tutto. Vedi quello che sta davanti? sembra più vecchio di alcuni nel gruppo che gli stanno dietro.. ma a parte questo si assomigliano molto. Devono essere fratelli."
Intanto il tipo giunge in cima alla collina e temporeggia riprendendo fiato, continua ad avanzare ma senza correre, alzando stancamente un piede dopo l'altro..
Ed ecco che quelli dietro di lui lo raggiungono, gli si fanno intorno e poi.. spariscono. Letteralmente, improvvisamene, senza lasciare traccia.
Vedo l'uomo cadere sulle ginocchia, le braccia abbandonate ai suoi fianchi, poi comincia a piangere e con le mani si copre gli occhi mentre singhiozza.
"Vinto!"
"Tutta fortuna!"
"Yeah! Ora pagate!"
"Se, tanto ci rifacciamo alla prossima!"
I gargoyle si allontanano, non più interessati allo spettacolo che ormai ha deciso vinti e vincitori.
L'uomo si rialza e si allontana lungo una strada, sempre singhiozzando, ed io capisco.
Capisco tutto in un istante, e capisco che non poteva vincere.
Quell'uomo ha provato a scappare dai propri ricordi, ma non è arrivato molto lontano. Loro l'avrebbero raggiunto comunque perchè sono parte di lui, loro sono ciò che lui è.
Non si può fuggire da se stessi.
Friday, August 14, 2009
Rimpianti
In questa calda ed afosa sera d'estate i pensieri sono immobili e stantii come l'aria, ed altrettanto opprimenti.
Nostalgia, ricordi, rimpianti, tutto resta fermo. E mentre respiro aria calda e densa, mi sembra di respirare quelle stesse immagini e sensazioni, come immerso in un mare tiepido e torbido, e che siano queste ad entrare nei miei polmoni ed a rendermi il respiro difficoltoso.
Stasera non si ride.
Nostalgia, ricordi, rimpianti, tutto resta fermo. E mentre respiro aria calda e densa, mi sembra di respirare quelle stesse immagini e sensazioni, come immerso in un mare tiepido e torbido, e che siano queste ad entrare nei miei polmoni ed a rendermi il respiro difficoltoso.
Stasera non si ride.
Come devo dirtelo che sei tu e sempre tu
Da troppo tempo a questa parte
A governare la direzione dei miei pensieri
Ed anche se queste parole sono inutili
Perché non le leggerai mai
Io le grido alla notte comunque
Non ho più spazio per tenerle dentro.
Sarai in mille posti ora
Ma uno solo conta in realtà:
Non sei qui, non sei accanto a me
Ma riempi ancora quello spazio
Che non vorrei mai restasse vuoto.
Se sapessi come poterti far uscire
Da un ricordo e farti vivere
Avrei una speranza a tenermi in piedi.
Invece mi piego alle leggi del mondo
E resto solo
Coi miei rimpianti.
Da troppo tempo a questa parte
A governare la direzione dei miei pensieri
Ed anche se queste parole sono inutili
Perché non le leggerai mai
Io le grido alla notte comunque
Non ho più spazio per tenerle dentro.
Sarai in mille posti ora
Ma uno solo conta in realtà:
Non sei qui, non sei accanto a me
Ma riempi ancora quello spazio
Che non vorrei mai restasse vuoto.
Se sapessi come poterti far uscire
Da un ricordo e farti vivere
Avrei una speranza a tenermi in piedi.
Invece mi piego alle leggi del mondo
E resto solo
Coi miei rimpianti.
Monday, July 06, 2009
LucEOmbRa
Luce
Buio
Non la vediamo, eppure ci permette di vedere. E' invisibile, ma quando rimbalza sugli oggetti prende i loro colori e ce li porta, rende visibili le cose intorno a noi. Silenziosa, efficiente, non ci facciamo nemmeno caso tanto il suo lavoro è cosa normale per noi.
Buio
Sarebbe ancora più normale della luce. La luce è una perturbazione in una situazione di quiete rappresentata dal buio; l'assenza di luce è buio, ma del buio siamo spaventati, della luce no.
Che cosa strana..
Il buio è il vuoto più completo, la solitudine più assoluta, poichè anche se la luce ci fosse, ma mancassero i corpi su cui possa riflettersi, cosa potremmo vedere?
Che cosa strana..
Il buio è il vuoto più completo, la solitudine più assoluta, poichè anche se la luce ci fosse, ma mancassero i corpi su cui possa riflettersi, cosa potremmo vedere?
Cerco il buio, cerco la quiete, il silenzio, la mancanza di luce come la mancanza di suono, ma non riesco ad allontanarmi da me stesso.
Thursday, June 18, 2009
darkNESS
Don't turn away
I pray you've heard the words I've spoken
Dare to believe, over one last time, then I let the
Darkness cover me
Deny everything
Slowly walk away to breathe again
On my own
Carry me away
I'll need your strength to get me through this
Dare to believe, over one last time, then I let the
Darkness cover me
Deny everything
Slowly walk away to breathe again
On my own
On my own
On my own
On my own
On my own
Dare to believe, over one last time, then I let the
Darkness cover me
Deny everything
Slowly walk away to breathe again
On my own
On my own
Disturbed
Sunday, May 17, 2009
SEnSoSpitE
Alcune notti il sonno giunge tardi, tanto che ormai è mattina e non vale più la pena chiudere gli occhi, così passo tutto il tempo a fissare il soffitto di pietra nella fievole luce che entra dalla finestra.
Oppure mi alzo, seccato dall'inutilità del rimanere sdraiati e guardo fuori verso questo mondo che è a due passi ma che non conosco bene..
In fondo non è il mio. Il mio mondo è delimitato da sei pareti, una porta ed una finestra, in tutti gli altri mondi sono ospite, di passaggio.
Così gli esseri che vivono in questi mondi sono di passaggio per me, come io lo sono per loro, un incrocio delle strade della vita che in pochi istanti vengono superati perchè il viaggio continua.
Ogni tanto ho ospiti anche qui dentro, vengono a trovarmi oppure a trovare la stanza stessa, non è sempre chiaro, e anche allora, sebbene il mondo sia il mio, io sono solo "di passaggio" per loro, solo un elemento che si confonde con lo sfondo, così come le ombre dei rami degli alberi qui di fronte illuminati dalla luna calante che le proietta contro la parete, si confondono con le ombre della stanza, tanto da risultare indistinguibili, finchè una folata di vento non li fa muovere e allora acquistano senso.
Oppure mi alzo, seccato dall'inutilità del rimanere sdraiati e guardo fuori verso questo mondo che è a due passi ma che non conosco bene..
In fondo non è il mio. Il mio mondo è delimitato da sei pareti, una porta ed una finestra, in tutti gli altri mondi sono ospite, di passaggio.
Così gli esseri che vivono in questi mondi sono di passaggio per me, come io lo sono per loro, un incrocio delle strade della vita che in pochi istanti vengono superati perchè il viaggio continua.
Ogni tanto ho ospiti anche qui dentro, vengono a trovarmi oppure a trovare la stanza stessa, non è sempre chiaro, e anche allora, sebbene il mondo sia il mio, io sono solo "di passaggio" per loro, solo un elemento che si confonde con lo sfondo, così come le ombre dei rami degli alberi qui di fronte illuminati dalla luna calante che le proietta contro la parete, si confondono con le ombre della stanza, tanto da risultare indistinguibili, finchè una folata di vento non li fa muovere e allora acquistano senso.
Vorrei che tutto avesse un senso,
vorrei averlo anche io un senso.
Indipendentemente dalle folate di vento.
vorrei averlo anche io un senso.
Indipendentemente dalle folate di vento.
Thursday, May 07, 2009
pensieri al Vento
Penso un tempo di essere stato capace di volare, solo che ora l'ho dimenticato.
E' la sensazione che provo camminando all'aperto. Apro le braccia e tendo il corpo verso l'alto, inarcandolo alla corrente e aspettando di essere sollevato..invano..
Così riappoggio i talloni al suolo con la sensazione di essermi dimenticato un passaggio fondamentale nella sequenza di azioni e movimenti propedeutici al volo.. Manca qualcosa, ma vai a ricordarti cosa..
Aria ce n'è.. ecco, forse la forma poco aerodinamica..beh, no, prima non era un problema, mi sembra di ricordare.. Cosa allora? Forse la pesantezza della testa.. il corpo si sente così leggero!
Eppure i pensieri dentro la testa sono gli unici che riescono a volare. Ecco, magari lo fanno proprio perchè lasciano la zavorra nella testa. Però aprire la testa per controllare è fuori discussione. Altre soluzioni?
Mentre penso, capisco che forse sono questi i pensieri che appesantiscono la testa, e sospirando mi rassegno a camminare ancora un altro po...
E' la sensazione che provo camminando all'aperto. Apro le braccia e tendo il corpo verso l'alto, inarcandolo alla corrente e aspettando di essere sollevato..invano..
Così riappoggio i talloni al suolo con la sensazione di essermi dimenticato un passaggio fondamentale nella sequenza di azioni e movimenti propedeutici al volo.. Manca qualcosa, ma vai a ricordarti cosa..
Aria ce n'è.. ecco, forse la forma poco aerodinamica..beh, no, prima non era un problema, mi sembra di ricordare.. Cosa allora? Forse la pesantezza della testa.. il corpo si sente così leggero!
Eppure i pensieri dentro la testa sono gli unici che riescono a volare. Ecco, magari lo fanno proprio perchè lasciano la zavorra nella testa. Però aprire la testa per controllare è fuori discussione. Altre soluzioni?
Mentre penso, capisco che forse sono questi i pensieri che appesantiscono la testa, e sospirando mi rassegno a camminare ancora un altro po...
Tuesday, May 05, 2009
Iter Impius
E' passato Daniel qui e ci ha deliziato con una canzone.. L'ho registrata per l'occasione, eccovela QUI
I woke up today
Expecting to find all that I sought
And climb the mountains of the life I bought
Finally I'm at the top of every hierarchy
Unfortunately there is no one left
But me
I woke up today
To a world that's ground to dust, dirt and stone
I'm the king upon this withering throne
I ruled every forest, every mountain, every sea
Now there're but ruins left to rule for me
And... you see, it beckons me;
Life turned its back on us
How could you just agree?
...how? I just don't see...
I woke up today
To a world devoid of forests and trees
Drained of every ocean, every sea
Just like a useless brick upon the shore
The morning after the storm
That swept the bridge away
Relentless tide
No anger
Just this relentless time
That calls us all on
But...
I'm never crossing that line
Leaving this world behind
I will stay on my own
On this bloodstained throne
I rule the ruins and wrecks
And the dust, dirt and stone
I rule rage rod and rattling of bones
I am on my own
I am all alone
Everything is gone
Stuck forever here
Already cold
I'm never crossing that line
Leaving this world behind
I will stay on my own
On this bloodstained throne...
I'm never crossing that line
Leaving this world behind
I will stay on my own
On this bloodstained throne
I rule the ruins and wrecks
And the dirt and the dust and the stone
I'm the ruler of rage rod and rust
And the rattling of bones
Ruler of ruin...
Expecting to find all that I sought
And climb the mountains of the life I bought
Finally I'm at the top of every hierarchy
Unfortunately there is no one left
But me
I woke up today
To a world that's ground to dust, dirt and stone
I'm the king upon this withering throne
I ruled every forest, every mountain, every sea
Now there're but ruins left to rule for me
And... you see, it beckons me;
Life turned its back on us
How could you just agree?
...how? I just don't see...
I woke up today
To a world devoid of forests and trees
Drained of every ocean, every sea
Just like a useless brick upon the shore
The morning after the storm
That swept the bridge away
Relentless tide
No anger
Just this relentless time
That calls us all on
But...
I'm never crossing that line
Leaving this world behind
I will stay on my own
On this bloodstained throne
I rule the ruins and wrecks
And the dust, dirt and stone
I rule rage rod and rattling of bones
I am on my own
I am all alone
Everything is gone
Stuck forever here
Already cold
I'm never crossing that line
Leaving this world behind
I will stay on my own
On this bloodstained throne...
I'm never crossing that line
Leaving this world behind
I will stay on my own
On this bloodstained throne
I rule the ruins and wrecks
And the dirt and the dust and the stone
I'm the ruler of rage rod and rust
And the rattling of bones
Ruler of ruin...
Pain of Salvation
Monday, May 04, 2009
Vol(E)re Vol(A)re
Guardo le montagne.
C'è neve sulle cime, l'ultima. In alcuni punti copre una neve precedente che appare a sprazzi come una macchia gialla, tra il nero della vegetazione folta ed il grigio delle rocce.
Il cielo è limpido, soffia una leggera ma potente brezza.
La giornata giusta per volare, se solo si riuscisse a farlo.
Riporto lo sguardo verso terra e rincontro gli occhi del Miaoestro di volo Zorba sull'orlo del collasso nervoso; i gargoyles non hanno avuto molto successo nei loro tentativi. Ora sono sui cornicioni che continuano a tentare.
Il ciccione rosso è completamente sbronzo praticamente in coma in un angolo.
I resti di una mucca e di un asino giacciono sparsi a terra sotto di noi, subito sotto le mura dell'edificio.
Davvero una bella giornata.
"Senti, non è che potremmo fare basta?"
Il Miaoestro non risponde, allora il gargoyle guarda me
"Tu che dici?"
"Mah, secondo me siete proprio negati, a voler essere assolutamente sinceri.."
"SI! Siete NEGATISSIMI! Nemmeno con i castori ho avuto le stesse difficoltà!! Fatemi andare via, non ce la faccio PIUUUUUUU'!!!!!!!"
E' così agitato che si scorda pure di miagolare le parole e le pronuncia urlando ma in maniera corretta. Poi con un ultimo urlo si getta oltre il parapetto e vola via. Giurerei che stesse piangendo.
"E ora?" Mi chiede un altro gargoyle.
"Beh, le basi le avete" dico io. "Forse è ora di buttare giù un po di quella pancetta di pietra che vi ritrovate. Magari se foste più leggeri ed aerodinamici riuscireste a volare meglio.."
"Si, e cosa proponi? Corsa per tutti?"
"Certo!"
Ok, avete mai visto un gruppo di gargoyle del peso medio di 200Kg di pietra ognuno in fila e correre per smaltire la pancia?
Io nemmeno, e non credo li vedrò mai.. La mia proposta viene bocciata da un sonoro vattequalcosa pronunciato in coro ed ognuno torna a farsi i fatti propri.
Peccato, sarebbe stato uno spettacolo.
Come uno spettacolo sono queste montagne circondate da piccole nuvole assolutamente candide, appena sfiorate da un venticello leggero. Sospiro, è quasi ora di tornare in stanza per la cena..
C'è neve sulle cime, l'ultima. In alcuni punti copre una neve precedente che appare a sprazzi come una macchia gialla, tra il nero della vegetazione folta ed il grigio delle rocce.
Il cielo è limpido, soffia una leggera ma potente brezza.
La giornata giusta per volare, se solo si riuscisse a farlo.
Riporto lo sguardo verso terra e rincontro gli occhi del Miaoestro di volo Zorba sull'orlo del collasso nervoso; i gargoyles non hanno avuto molto successo nei loro tentativi. Ora sono sui cornicioni che continuano a tentare.
Il ciccione rosso è completamente sbronzo praticamente in coma in un angolo.
I resti di una mucca e di un asino giacciono sparsi a terra sotto di noi, subito sotto le mura dell'edificio.
Davvero una bella giornata.
"Senti, non è che potremmo fare basta?"
Il Miaoestro non risponde, allora il gargoyle guarda me
"Tu che dici?"
"Mah, secondo me siete proprio negati, a voler essere assolutamente sinceri.."
"SI! Siete NEGATISSIMI! Nemmeno con i castori ho avuto le stesse difficoltà!! Fatemi andare via, non ce la faccio PIUUUUUUU'!!!!!!!"
E' così agitato che si scorda pure di miagolare le parole e le pronuncia urlando ma in maniera corretta. Poi con un ultimo urlo si getta oltre il parapetto e vola via. Giurerei che stesse piangendo.
"E ora?" Mi chiede un altro gargoyle.
"Beh, le basi le avete" dico io. "Forse è ora di buttare giù un po di quella pancetta di pietra che vi ritrovate. Magari se foste più leggeri ed aerodinamici riuscireste a volare meglio.."
"Si, e cosa proponi? Corsa per tutti?"
"Certo!"
Ok, avete mai visto un gruppo di gargoyle del peso medio di 200Kg di pietra ognuno in fila e correre per smaltire la pancia?
Io nemmeno, e non credo li vedrò mai.. La mia proposta viene bocciata da un sonoro vattequalcosa pronunciato in coro ed ognuno torna a farsi i fatti propri.
Peccato, sarebbe stato uno spettacolo.
Come uno spettacolo sono queste montagne circondate da piccole nuvole assolutamente candide, appena sfiorate da un venticello leggero. Sospiro, è quasi ora di tornare in stanza per la cena..
Thursday, April 09, 2009
rAccOntO frEE flOw
Quello che mi colpì di lei è che se ne stava li seduta, come se non gliene importasse nulla, mentre le sue colleghe facevano di tutto per attirare l'attenzione.
Fermai la macchina, la chiamai identificandola con i suoi stivaletti di pelle bianca e la feci salire accanto a me e ripartii verso la mia stanza d'albergo.
Le chiesi il nome e lei rispose un "Sara" svogliatamente ma con vigore. Il resto del tragitto, pochi minuti, lo passammo in silenzio.
L'albergo in cui alloggiavo era di quelli che non ti chiedono i documenti della ragazza che entra con te dopo che ti sei registrato da solo, basta allungare una banconota da 10 e ti offrono pure i canali pornografici alla tele.
Il barbone seduto sulla sedia di fronte alla reception stava nella stessa posizione di quando ero uscito e le mosche attorno al neon continuavano ad inseguirsi cercando di accoppiarsi, cosa che una buona metà degli ospiti dell'alberghetto stava già facendo.
Aprii la porta della camera e la feci entrare come un perfetto gentiluomo.
Richiusi la porta dietro di me e quando mi rigirai verso l'interno Sara si stava già spogliando.
La fermai con una parola ed estrassi dalla valigia una bottiglia di quelle buone. I bicchieri erano già sul tavolino.
Lei si fermò, interdetta.
"Pensavo volessi fottermi."
"Ogni cosa a suo tempo." dissi. Dubito arrivasse a vent'anni, ma le occhiaie dicevano molto sul suo stile di vita.
Prese il bicchiere e lo guardò.
"Quindi?" Chiese.
"Da quanto tempo lavori?" stavo di fronte a lei.
"Abbastanza.", rispose. Mise giù il bicchiere senza averne assaggiato il contenuto e cominciò a slacciarmi i pantaloni, in un tentativo che malcelava la sua inesperienza, eccitante, ma troppo sbrigativo per essere sensuale.
"Non mi sembra. Lascia fare."
E le staccai le mani dall'elastico dei miei slip.
"Ma che ti prende? Se volevi parlare potevi pagare un fottuto psicologo." I suoi occhi scuri si fissarono nei miei. Mandai giù un altro sorso di alcool e sorrisi.
"Ogni cosa a suo tempo, ti ho detto. A parte questo, se le cose non le fai nel modo giusto, non soddisferai mai il cliente."
"Che cazzo ne sai tu? Non si è mai lamentato nessuno."
"Io sono il primo, non basta?"
"Riportami dalle ragazze. Ora."
E fece per rialzarsi, raccogliendo la giacca di sintopelle che aveva appoggiato accanto a se.
La rispinsi giù a sedere, estrassi dalla tasca un rotolo di banconote e glieli gettai sulla giacca.
"Ora sei mia per le prossime ore."
I suoi occhi fissarono i soldi con intensità e desiderio.. ecco, proprio nella maniera in cui non fissa gli uomini.
"Ora bevi."
"Non mi piace.. Bevo solo Vodka."
Esigente..
"Non ne ho. Lo dicevo solo per farti sciogliere. Sei troppo tesa per combinare qualcosa di buono."
Abbassò il mento e mi fissò dal basso con i suoi stupendi occhi neri, si mise un dito sul labbro inferiore mi stuzzicò "Perchè non mi provi?"
"Perchè sei troppo tesa. Bevi."
"Oh, fanculo." Prese il bicchiere e lo vuotò alla goccia. Poi lo ripose e cadde sdraiata sul letto.
Bene, alla buon'ora.
La spogliai.. bel corpo davvero.. Mi spogliai, di tutto, ed uscii dalla pelle dell'ultimo stronzo che avevo posseduto. Poi entrai nella vagina della ragazza e comincia a prendere possesso del mio nuovo corpo.
Nel giro di un paio d'ore mi ero completamente abituato. Il vecchio corpo, ormai quasi nulla più di una pelle con dentro un mucchietto di ossa e qualche organo, giaceva ai piedi del letto.
Mi alzai finalmente dal letto.. la ragazza aveva anche un buon sapore.. ed andai a farmi una doccia. Poi, davanti allo specchio cambiai look. Un nuovo taglio di capelli, più corti, un trucco più rispettabile.. via quelle occhiaie da troia di basso bordo e sarei stato perfet.. perfetta.
Presi il vecchio corpo e lo gettai dentro la doccia chiusa. Ripiegai i vestiti e li rimisi in valigia. Erano miei dopotutto. Dentro ne avevo anche per una donna rispettabile, ma per uscire da qui avrei usato quelli con cui Sara era entrata. Presi le chiavi della macchia e tutto quanto, poi gettai una fiala di enzimi sopra il corpo che non mi serviva più. Entro il mattino si sarebbe ridotto ad un ammasso informe di proteine e liquami, assolutamente irriconoscibile.
Gettai la valigia con gli abiti dalla finestra e seguita dalla ventiquattr'ore con il fucile di precisione e scesi le scale. Allungai una banconota da venti al ragazzo della reception che mi restituì un'occhiata dalle intenzioni chiarissime. Gli sorrisi e mi allontanai verso il vicolo posteriore dove le mie valigie giacevano accanto alla macchina.
Nuova identità, nuovo look. Avrei fatto questo giochetto ancora un paio di volte, per essere sicura di cancellare qualunque traccia e poi sarei andata alla parata del presidente.
Avevo un lavoro da svolgere, pagato bene e per nulla spiacevole, l'avrei svolto al meglio.
Fermai la macchina, la chiamai identificandola con i suoi stivaletti di pelle bianca e la feci salire accanto a me e ripartii verso la mia stanza d'albergo.
Le chiesi il nome e lei rispose un "Sara" svogliatamente ma con vigore. Il resto del tragitto, pochi minuti, lo passammo in silenzio.
L'albergo in cui alloggiavo era di quelli che non ti chiedono i documenti della ragazza che entra con te dopo che ti sei registrato da solo, basta allungare una banconota da 10 e ti offrono pure i canali pornografici alla tele.
Il barbone seduto sulla sedia di fronte alla reception stava nella stessa posizione di quando ero uscito e le mosche attorno al neon continuavano ad inseguirsi cercando di accoppiarsi, cosa che una buona metà degli ospiti dell'alberghetto stava già facendo.
Aprii la porta della camera e la feci entrare come un perfetto gentiluomo.
Richiusi la porta dietro di me e quando mi rigirai verso l'interno Sara si stava già spogliando.
La fermai con una parola ed estrassi dalla valigia una bottiglia di quelle buone. I bicchieri erano già sul tavolino.
Lei si fermò, interdetta.
"Pensavo volessi fottermi."
"Ogni cosa a suo tempo." dissi. Dubito arrivasse a vent'anni, ma le occhiaie dicevano molto sul suo stile di vita.
Prese il bicchiere e lo guardò.
"Quindi?" Chiese.
"Da quanto tempo lavori?" stavo di fronte a lei.
"Abbastanza.", rispose. Mise giù il bicchiere senza averne assaggiato il contenuto e cominciò a slacciarmi i pantaloni, in un tentativo che malcelava la sua inesperienza, eccitante, ma troppo sbrigativo per essere sensuale.
"Non mi sembra. Lascia fare."
E le staccai le mani dall'elastico dei miei slip.
"Ma che ti prende? Se volevi parlare potevi pagare un fottuto psicologo." I suoi occhi scuri si fissarono nei miei. Mandai giù un altro sorso di alcool e sorrisi.
"Ogni cosa a suo tempo, ti ho detto. A parte questo, se le cose non le fai nel modo giusto, non soddisferai mai il cliente."
"Che cazzo ne sai tu? Non si è mai lamentato nessuno."
"Io sono il primo, non basta?"
"Riportami dalle ragazze. Ora."
E fece per rialzarsi, raccogliendo la giacca di sintopelle che aveva appoggiato accanto a se.
La rispinsi giù a sedere, estrassi dalla tasca un rotolo di banconote e glieli gettai sulla giacca.
"Ora sei mia per le prossime ore."
I suoi occhi fissarono i soldi con intensità e desiderio.. ecco, proprio nella maniera in cui non fissa gli uomini.
"Ora bevi."
"Non mi piace.. Bevo solo Vodka."
Esigente..
"Non ne ho. Lo dicevo solo per farti sciogliere. Sei troppo tesa per combinare qualcosa di buono."
Abbassò il mento e mi fissò dal basso con i suoi stupendi occhi neri, si mise un dito sul labbro inferiore mi stuzzicò "Perchè non mi provi?"
"Perchè sei troppo tesa. Bevi."
"Oh, fanculo." Prese il bicchiere e lo vuotò alla goccia. Poi lo ripose e cadde sdraiata sul letto.
Bene, alla buon'ora.
La spogliai.. bel corpo davvero.. Mi spogliai, di tutto, ed uscii dalla pelle dell'ultimo stronzo che avevo posseduto. Poi entrai nella vagina della ragazza e comincia a prendere possesso del mio nuovo corpo.
Nel giro di un paio d'ore mi ero completamente abituato. Il vecchio corpo, ormai quasi nulla più di una pelle con dentro un mucchietto di ossa e qualche organo, giaceva ai piedi del letto.
Mi alzai finalmente dal letto.. la ragazza aveva anche un buon sapore.. ed andai a farmi una doccia. Poi, davanti allo specchio cambiai look. Un nuovo taglio di capelli, più corti, un trucco più rispettabile.. via quelle occhiaie da troia di basso bordo e sarei stato perfet.. perfetta.
Presi il vecchio corpo e lo gettai dentro la doccia chiusa. Ripiegai i vestiti e li rimisi in valigia. Erano miei dopotutto. Dentro ne avevo anche per una donna rispettabile, ma per uscire da qui avrei usato quelli con cui Sara era entrata. Presi le chiavi della macchia e tutto quanto, poi gettai una fiala di enzimi sopra il corpo che non mi serviva più. Entro il mattino si sarebbe ridotto ad un ammasso informe di proteine e liquami, assolutamente irriconoscibile.
Gettai la valigia con gli abiti dalla finestra e seguita dalla ventiquattr'ore con il fucile di precisione e scesi le scale. Allungai una banconota da venti al ragazzo della reception che mi restituì un'occhiata dalle intenzioni chiarissime. Gli sorrisi e mi allontanai verso il vicolo posteriore dove le mie valigie giacevano accanto alla macchina.
Nuova identità, nuovo look. Avrei fatto questo giochetto ancora un paio di volte, per essere sicura di cancellare qualunque traccia e poi sarei andata alla parata del presidente.
Avevo un lavoro da svolgere, pagato bene e per nulla spiacevole, l'avrei svolto al meglio.
Sunday, April 05, 2009
MoMeNti
Alcuni arrivano sempre troppo presto
alcuni arrivano sempre troppo tardi
altri non arrivano mai.
Momenti, istanti in cui la vita
si presenta nuda e cruda
ma visibile solo a pochi.
Lasciatemi annegare nel mare dolciastro
del passato pieno di rimorsi
una morte lenta e dolce
- ma si può uccidere ciò che è passato?
Da qualche parte mi manchi ancora.
alcuni arrivano sempre troppo tardi
altri non arrivano mai.
Momenti, istanti in cui la vita
si presenta nuda e cruda
ma visibile solo a pochi.
Lasciatemi annegare nel mare dolciastro
del passato pieno di rimorsi
una morte lenta e dolce
- ma si può uccidere ciò che è passato?
Da qualche parte mi manchi ancora.
Saturday, March 28, 2009
sTAnzA imboTTiTA
..Momenti in cui si perde il contatto con se stessi e non ci si sente più..
Quello che vorrei dirti è chiuso assieme a me in una stanza senza uscite.
C'è un mondo intero che non vedo, che non sento, che si trova appena fuori la mia pelle.
Ce n'è un'altro che non vedo e non sento che sta sotto la mia pelle.
L'uno e l'altro a volte non possiamo vederli, a volte scegliamo di ignorarli.
Così fragile eppure impenetrabile è la mia prigione.
A volte le prigioni si scelgono.
A volte ci si accorge che si stava dentro una di esse..
..Momenti in cui si riacquista il contatto con se stessi ma..
..se stessi è sotto uno strato di pelle che impedisce di sentirsi.
Quello che vorrei dirti è chiuso assieme a me in una stanza senza uscite.
Quello che vorrei dirti è chiuso assieme a me in una stanza senza uscite.
C'è un mondo intero che non vedo, che non sento, che si trova appena fuori la mia pelle.
Ce n'è un'altro che non vedo e non sento che sta sotto la mia pelle.
L'uno e l'altro a volte non possiamo vederli, a volte scegliamo di ignorarli.
Così fragile eppure impenetrabile è la mia prigione.
A volte le prigioni si scelgono.
A volte ci si accorge che si stava dentro una di esse..
..Momenti in cui si riacquista il contatto con se stessi ma..
..se stessi è sotto uno strato di pelle che impedisce di sentirsi.
Quello che vorrei dirti è chiuso assieme a me in una stanza senza uscite.
Monday, March 09, 2009
for A friend(A)
I can taste your tears in my mouth
and feel your fear rising from inside out
you wrap yourself in your sadness
and wear a paper smile.
Your eyes become wet and bright
and shine like stars when no cloud is in sight
every time a broken glass in your heart
makes you desire to tear yourself apart
and gasp for air that's simply not there
and wonder how life can be so unfair..
So rise them to the sky
when you have noone to call
and I promise I'll be
a soft place to fall.
Sunday, March 08, 2009
AmicO
Piango lacrime fatte
del tuo sangue, amico mio
ma per noi nati guerrieri
in un mondo di soldati
ogni giorno è una lotta,
una sfida,
e quella che, denigrati, incompresi
possiamo vincere oggi
è solo un preludio a quella
che combatteremo domani.
Monday, March 02, 2009
MuerteMorteDeathTotenDød
La Vita è una malattia a trasmissione sessuale che conduce inevitabilmente alla Morte. Il primo sintomo è la nascita..
La Morte è il modo che la Vita ha di dirti: "sei licenziato".
Dalla Vita non si esce vivi.
La Morte è il modo che la Vita ha di dirti: "sei licenziato".
E se fosse la Morte il vero Inizio?
La Morte, per l'uomo, è di vitale importanza.
Non aver paura della Morte. Abbi paura della Vita.
La Morte, qualcuno dice, è un salto nel buio. Io ho una torcia elettrica sempre con me.
La Morte è un aspetto della Vita poco conosciuto. Piuttosto, nessuno è mai tornato indietro per parlarcene..
La Morte è un sogno che si comincia quando ci addormentiamo per l'ultima volta.
La Morte è un sogno che si comincia quando ci addormentiamo per l'ultima volta.
Continuare a vivere è semplice. Basta svegliarsi esattamente lo stesso numero di volte che ci si è addormentati.. basta anche uno di meno e si è finiti.
Finchè vivi non puoi morire.
Finchè vivi non puoi morire.
Non si Muore mai quando si vorrebbe, ma solo quando si può.
Diciamo di ammazzare il tempo come se, purtroppo, non fosse il tempo ad ammazzare noi...
Nella Vita l'unica cosa certa è la Morte. Che tra l'altro è l'unica cosa di cui non sappiamo nulla di certo.
Perchè suicidarsi? Basta aspettare...
Quando la morte busserà alla mia porta, spero di non essere in casa.
Se la Morte è solo un sogno, spero di non addormentarmi mai.
Se la Vita è solo un sogno spero di non svegliarmi mai.
Se entrambe sono sogni.. spe.. cavolo..
E se nessuna delle due lo fosse?
MAVVAFF.....
A.A.V.V.
Thursday, February 26, 2009
S(c)I volA
"Non cosìmiaao! Leggero! L'aria è un fluido, come l'acqua. Devi galleggiarci dentro. Se ti butti in miiaaaaooniera pesante, cadrai sempre.. Piuttosto, sei tutto intero?"
"Mmmfhh hfffcccc!" Che, se il gargoyle togliesse la testa da dentro la terra, suonerebbe all'incirca... no, meglio non riportarlo.
Non stanno andando granchè bene i primi tentativi. Il ciccione è sempre sbronzo da una parte, non si è ancora lanciato. Per ora stanno provando i gargoyles.
"Forza, tocca a temiaaaoo."
"Mah.. non ne sono proprio sicuro.."
"Miiiaaao si che lo sei! Avanti, è semplice. Ricordati i passi che ti ho detto.."
Che sarebbero:
1) Svuotare la mente - non troppo difficile per i gargoyle. Sono tutta pietra, ma la loro testa è vuota da sempre.
2) Pensare a cose piacevoli - dipende dai momenti. A volte è più facile di altre.
3) Una volta in aria, pensare che non si sta cadendo, ma galleggiando. In questo modo, se la vostra convinzione sarà abbastanza forte, anche l'aria si convincerà di questo, in fondo è un elemento ragionevole, e riuscirete a volare. Ecco, magari all'inizio anche solo a fluttuare, ma sarebbe già qualcosa.
Da quello che ho capito fin'ora, la parte più difficile è convincere l'aria, che non è poi così ragionevole. Il ciccione parla anche della gravità della situazione, ma a parte alcune cadute serie, non mi sembra che le condizioni dei gargoyle siano così gravi.
"Va bene. Passiamo ai due animali dell'uomo in rosso..." poi sento che borbotta qualcosa ma non ho capito bene..
Li porto io verso il bordo. Il Maestro Zorba li guarda, scuote la testa, poi sussurra loro qualcosa nell'orecchio. Dopodichè li aggira, mettendosi dietro di loro, estrae un singolo artiglio da ciascuna delle sue zampe e punge le terga di entrambi gli animali.
Il decollo è stato fantastico, praticamente perfetto. L'atterraggio è migliorabile. Quello che ci sta in mezzo.. mah..
"Mmmfhh hfffcccc!" Che, se il gargoyle togliesse la testa da dentro la terra, suonerebbe all'incirca... no, meglio non riportarlo.
Non stanno andando granchè bene i primi tentativi. Il ciccione è sempre sbronzo da una parte, non si è ancora lanciato. Per ora stanno provando i gargoyles.
"Forza, tocca a temiaaaoo."
"Mah.. non ne sono proprio sicuro.."
"Miiiaaao si che lo sei! Avanti, è semplice. Ricordati i passi che ti ho detto.."
Che sarebbero:
1) Svuotare la mente - non troppo difficile per i gargoyle. Sono tutta pietra, ma la loro testa è vuota da sempre.
2) Pensare a cose piacevoli - dipende dai momenti. A volte è più facile di altre.
3) Una volta in aria, pensare che non si sta cadendo, ma galleggiando. In questo modo, se la vostra convinzione sarà abbastanza forte, anche l'aria si convincerà di questo, in fondo è un elemento ragionevole, e riuscirete a volare. Ecco, magari all'inizio anche solo a fluttuare, ma sarebbe già qualcosa.
Da quello che ho capito fin'ora, la parte più difficile è convincere l'aria, che non è poi così ragionevole. Il ciccione parla anche della gravità della situazione, ma a parte alcune cadute serie, non mi sembra che le condizioni dei gargoyle siano così gravi.
"Va bene. Passiamo ai due animali dell'uomo in rosso..." poi sento che borbotta qualcosa ma non ho capito bene..
Li porto io verso il bordo. Il Maestro Zorba li guarda, scuote la testa, poi sussurra loro qualcosa nell'orecchio. Dopodichè li aggira, mettendosi dietro di loro, estrae un singolo artiglio da ciascuna delle sue zampe e punge le terga di entrambi gli animali.
Il decollo è stato fantastico, praticamente perfetto. L'atterraggio è migliorabile. Quello che ci sta in mezzo.. mah..
Saturday, February 14, 2009
Here W/O U
A hundred days have made me older
Since the last time that I saw your pretty face
A thousand lies have made me colder
And I don't think I can look at this the same
But all the miles that separate
Disappear now when I'm dreaming of your face
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight it's only you and me
The miles just keep rollin'
As the people leave their way to say hello
I've heard this life is overrated
But I hope that it gets better as we go
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight girl its only you and me
Everything I know, and anywhere I go
It gets hard but it wont take away my love
And when the last one falls
When it's all said and done
It gets hard but it wont take away my love
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight girl its only you and me
Since the last time that I saw your pretty face
A thousand lies have made me colder
And I don't think I can look at this the same
But all the miles that separate
Disappear now when I'm dreaming of your face
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight it's only you and me
The miles just keep rollin'
As the people leave their way to say hello
I've heard this life is overrated
But I hope that it gets better as we go
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight girl its only you and me
Everything I know, and anywhere I go
It gets hard but it wont take away my love
And when the last one falls
When it's all said and done
It gets hard but it wont take away my love
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight girl its only you and me
3 Doors Down
Tuesday, February 03, 2009
LearNing tO fLy
Into the distance, a ribbon of black
Stretched to the point of no turning back
A flight of fancy on a windswept field
Standing alone my senses reeled
A fatal attraction holding me fast, how
Can I escape this irresistible grasp?
Can't keep my eyes from the circling skies
Tongue-tied and twisted Just an earth-bound misfit, I
Ice is forming on the tips of my wings
Unheeded warnings, I thought I thought of everything
No navigator to guide my way home
Unladened, empty and turned to stone
A soul in tension that's learning to fly
Condition grounded but determined to try
Can't keep my eyes from the circling skies
Tongue-tied and twisted just an earth-bound misfit, I
Above the planet on a wing and a prayer,
My grubby halo, a vapour trail in the empty air,
Across the clouds I see my shadow fly
Out of the corner of my watering eye
A dream unthreatened by the morning light
Could blow this soul right through the roof of the night
There's no sensation to compare with this
Suspended animation, A state of bliss
Can't keep my eyes from the circling skies
Tongue-tied and twisted just an earth-bound misfit, I
Standing alone my senses reeled
A fatal attraction holding me fast, how
Can I escape this irresistible grasp?
Can't keep my eyes from the circling skies
Tongue-tied and twisted Just an earth-bound misfit, I
Ice is forming on the tips of my wings
Unheeded warnings, I thought I thought of everything
No navigator to guide my way home
Unladened, empty and turned to stone
A soul in tension that's learning to fly
Condition grounded but determined to try
Can't keep my eyes from the circling skies
Tongue-tied and twisted just an earth-bound misfit, I
Above the planet on a wing and a prayer,
My grubby halo, a vapour trail in the empty air,
Across the clouds I see my shadow fly
Out of the corner of my watering eye
A dream unthreatened by the morning light
Could blow this soul right through the roof of the night
There's no sensation to compare with this
Suspended animation, A state of bliss
Can't keep my eyes from the circling skies
Tongue-tied and twisted just an earth-bound misfit, I
Pink Floyd
Saturday, January 31, 2009
wheRaRthou?
Dove sei, la fuori da qualche parte?
E' te che sto cercando?
Tutte queste voci.
Non ascolto l'unica
che possiede le risposte.
Della Solitudine faccio un mantello
con cui ripararmi
da vento, pioggia e sole.
Se mai mi incontrassi, la fuori da qualche parte,
e ti servisse un riparo,
solleverò un suo lembo per te,
e ti potrai proteggere
come del resto faccio io,
da tutto ciò che ti ferisce.
e attenderemo che passino
E' te che sto cercando?
Tutte queste voci.
Non ascolto l'unica
che possiede le risposte.
Della Solitudine faccio un mantello
con cui ripararmi
da vento, pioggia e sole.
Se mai mi incontrassi, la fuori da qualche parte,
e ti servisse un riparo,
solleverò un suo lembo per te,
e ti potrai proteggere
come del resto faccio io,
da tutto ciò che ti ferisce.
e attenderemo che passino
vento, pioggia o sole.
Monday, January 26, 2009
PluVius InV..Hib..Hibern..aTuS?
"Bene, ci siamo tutti?"
Domanda inutile, ci siamo solo noi, ma qualcosa dovevo pur dire per rompere il ghiaccio.
Piove, accidenti, e fa freddo. Ma se non cominciamo mai, non finiremo mai. Inoltre il ciccione deve tornare a casa sua a lavorare. E' proprio a lui che faccio la prima domanda.
"Allora, hai trovato le renne?"
"Uh.. A dire il vero no.." almeno è sobrio, noto "..dopo le festività gli unici animali che sono riuscito a trovare sono una mucca ed un asino..Erano in offerta."
"Beh, immagino che siano affari tuoi da cosa vuoi farti trainare la slitta.. dove sono ora?"
"Qui sotto. Li ho lasciati nell'aiuola a brucare."
"L'aiuo.. Quale aiuola?? Quella dei fiori????"
"Uh..credo di si.. c'erano queste piante colorate..sembravano buone, spine a parte."
Non mi arrabbio facilmente ma.."..MA ACCIDENTI A TE! QUELLE ERANO LE MIE ROSE!!!"
"Dai, non arrabbiarti.. è scemo poverino.."
"Ma che devo dirti? Da me è tutto bianco, non ci sono quelle.. cose..E poi non c'è un cartello con su scritto: non brucare. Erano importanti?"
Ci penso un attimo, poi rispondo. "No, solo ho impiegato molto tempo a farle crescere. Suppongo di poterne impiegare altrettanto. Dai, fai salire le bestie che cominciamo. Maestro Zorba, lei è pronto?"
Avete mai visto un gatto con impiermeabile a bavero alto ed ombrello in zampa? Ecco, ora potete vederlo.
"Miaaaa certo che sono pronto. E vediamo di finire in fretta che ho una scuola di volo da mandare avanti!"
Credo che ancora non gli sia andata giù la storia del rapimento. Per fortuna ha accettato di insegnare a volare ai gargoyles..
Intanto i gargoyles hanno tirato su gli animali.. e la mucca non è una mucca.. è un bue. Bisogna essere precisi.
Quando sono tutti pronti, attenti e in attesa, Zorba prende la parola.
"Bene, cominciamo.."
Domanda inutile, ci siamo solo noi, ma qualcosa dovevo pur dire per rompere il ghiaccio.
Piove, accidenti, e fa freddo. Ma se non cominciamo mai, non finiremo mai. Inoltre il ciccione deve tornare a casa sua a lavorare. E' proprio a lui che faccio la prima domanda.
"Allora, hai trovato le renne?"
"Uh.. A dire il vero no.." almeno è sobrio, noto "..dopo le festività gli unici animali che sono riuscito a trovare sono una mucca ed un asino..Erano in offerta."
"Beh, immagino che siano affari tuoi da cosa vuoi farti trainare la slitta.. dove sono ora?"
"Qui sotto. Li ho lasciati nell'aiuola a brucare."
"L'aiuo.. Quale aiuola?? Quella dei fiori????"
"Uh..credo di si.. c'erano queste piante colorate..sembravano buone, spine a parte."
Non mi arrabbio facilmente ma.."..MA ACCIDENTI A TE! QUELLE ERANO LE MIE ROSE!!!"
"Dai, non arrabbiarti.. è scemo poverino.."
"Ma che devo dirti? Da me è tutto bianco, non ci sono quelle.. cose..E poi non c'è un cartello con su scritto: non brucare. Erano importanti?"
Ci penso un attimo, poi rispondo. "No, solo ho impiegato molto tempo a farle crescere. Suppongo di poterne impiegare altrettanto. Dai, fai salire le bestie che cominciamo. Maestro Zorba, lei è pronto?"
Avete mai visto un gatto con impiermeabile a bavero alto ed ombrello in zampa? Ecco, ora potete vederlo.
"Miaaaa certo che sono pronto. E vediamo di finire in fretta che ho una scuola di volo da mandare avanti!"
Credo che ancora non gli sia andata giù la storia del rapimento. Per fortuna ha accettato di insegnare a volare ai gargoyles..
Intanto i gargoyles hanno tirato su gli animali.. e la mucca non è una mucca.. è un bue. Bisogna essere precisi.
Quando sono tutti pronti, attenti e in attesa, Zorba prende la parola.
"Bene, cominciamo.."
Wednesday, January 21, 2009
AltA mAreA
Autostrada deserta al confine del mare
sento il cuore più forte di questo motore
Sigarette mai spente sulla radio che parla
io che guido seguendo le luci dell'alba
Lo so lo sai la mente vola
fuori dal tempo e si ritrova sola
senza più corpo né prigioniera
nasce l'aurora
Tu sei dentro di me come l'alta marea
che scompare e riappare portandoti via
Sei il mistero profondo, la passione, l'idea
sei l'immensa paura che tu non sia mia.
Lo so lo sai il tempo vola
ma quanta strada per rivederti ancora
per uno sguardo per il mio orgoglio
quanto ti voglio
Tu sei dentro di me come l'alta marea
che scompare e riappare portandoti via
Sei il mistero profondo, la passione, l'idea
sei l'immensa paura che tu non sia mia.
Lo so lo sai il tempo vola
ma quanta strada per rivederti ancora
per uno sguardo per il mio orgoglio
quanto ti voglio
A. Venditti
Thursday, January 08, 2009
sfoGO
"...E così me l'hanno arrestato per guida in stato d'ebbrezza.. Ma Cristosanto, scusa l'omotatia, sai quante volte gliel'ho detto di stare attento? L'ultima volta me l'hanno messo in croce per un bacio omosessuale in pubblico, ora per questo.. Ma sai che roba.. 'Questo è il mio sangue' eccetera. Ci credo che è il suo sangue, con tutto quello che beve, ha alcool nelle vene."
Smette di raccontare e nasconde il viso tra le mani.
"Mi dispiace.. Quanto starà dentro?"
"Non lo so.. Ha la prima udienza domani.. Il Giudice è Pilato, di nuovo.. Che vedendo la fedina penale di mio figlio, non potrà fare altro che convalidare l'arresto e tenerlo dentro finchè non avrà 80 anni.." sospira. "Ma ti pare che a 30 anni suonati, debba essere ancora così scemo??"
"Guarda, ne conosco un altro che guida sempre in stato d'ebbrezza, ma non lo prendono mai. Anzi, presto dovrà venire qui per prendere lezioni di volo.."
"E questo dovrebbe farmi stare meglio o risolvere i miei problemi?"
Ci penso su. "Effettivamente no. Però era per chiacchierare.."
"..E chi sarebbe questo?"
"Si chiama Nicola, o Claus.. dipende da come si sveglia o da quanto beve.. è sempre vestito di rosso e guida una slitta trainata da renne volanti."
Mi guarda stupefatto.
"Sicuro di non essere tu quello che ha bevuto?"
"Guarda, se ripassi di qui può darsi che tu lo veda.. Di solito passa in inverno."
"Ok. Senti, è meglio che vada. Il letto è a posto."
"Bene. Grazie! Per fortuna c'è qualche falegname ancora disponibile al giorno d'oggi."
"Ah. Ma mi sa che sono l'ultimo.. Mio figlio si è messo in testa di fare il predicatore.. "
"Auguri a lui allora. Avrà bisogno di un bel po di fortuna.."
"Non ho parole.. Dai, vado. Chiamami se hai bisogno ancora."
"Sicuro, grazie mille Giuseppe!"
"No, grazie a te per lo sfogo."
Smette di raccontare e nasconde il viso tra le mani.
"Mi dispiace.. Quanto starà dentro?"
"Non lo so.. Ha la prima udienza domani.. Il Giudice è Pilato, di nuovo.. Che vedendo la fedina penale di mio figlio, non potrà fare altro che convalidare l'arresto e tenerlo dentro finchè non avrà 80 anni.." sospira. "Ma ti pare che a 30 anni suonati, debba essere ancora così scemo??"
"Guarda, ne conosco un altro che guida sempre in stato d'ebbrezza, ma non lo prendono mai. Anzi, presto dovrà venire qui per prendere lezioni di volo.."
"E questo dovrebbe farmi stare meglio o risolvere i miei problemi?"
Ci penso su. "Effettivamente no. Però era per chiacchierare.."
"..E chi sarebbe questo?"
"Si chiama Nicola, o Claus.. dipende da come si sveglia o da quanto beve.. è sempre vestito di rosso e guida una slitta trainata da renne volanti."
Mi guarda stupefatto.
"Sicuro di non essere tu quello che ha bevuto?"
"Guarda, se ripassi di qui può darsi che tu lo veda.. Di solito passa in inverno."
"Ok. Senti, è meglio che vada. Il letto è a posto."
"Bene. Grazie! Per fortuna c'è qualche falegname ancora disponibile al giorno d'oggi."
"Ah. Ma mi sa che sono l'ultimo.. Mio figlio si è messo in testa di fare il predicatore.. "
"Auguri a lui allora. Avrà bisogno di un bel po di fortuna.."
"Non ho parole.. Dai, vado. Chiamami se hai bisogno ancora."
"Sicuro, grazie mille Giuseppe!"
"No, grazie a te per lo sfogo."
Subscribe to:
Posts (Atom)